Abbandono rifiuti in strada, nei parchi e in spiaggia: cosa si rischia e quando è reato

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
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(Money.it) Sull’abbandono di rifiuti si potrebbero fare numerose considerazioni, perché questa pratica illecita comporta gravi conseguenze dal punto di vista ambientale e causa incredibili disservizi alle città. Proprio per disincentivare l’abbandono di rifiuti e obbligare i cittadini all’utilizzo degli appositi centri di raccolta ci sono diverse sanzioni a carico dei trasgressori, che oltre alla multa rischiano anche ripercussioni ben più pesanti; infatti, per alcune ipotesi di reato è prevista anche la detenzione.

Cosa rischia chi abbandona i rifiuti e quando è reato

Come anticipato, la conseguenza immediata dell’abbandono dei rifiuti è la multa. Esistono, infatti, diverse sanzioni amministrative a carico delle persone che gettano i rifiuti al di fuori dei luoghi idonei allo smaltimento. L’abbandono dei rifiuti configura, infatti, un vero e proprio illecito (più propriamente un reato ambientale) disciplinato dal Codice dell’ambiente. In particolare, l’articolo 192 del Codice dell’ambiente vieta l’abbandono e il deposito incontrollato dei rifiuti:

  • Sul suolo;
  • nel sottosuolo;
  • nelle acque superficiali;
  • nelle acque sotterranee.

Le persone fisiche trasgreditrici sono quindi sanzionate con il pagamento di un’ammenda da 300 euro a 3.000 euro nella migliore delle ipotesi, ossia quando i rifiuti abbandonati non sono considerati pericolosi. I privati cittadini che abbandonano rifiuti pericolosi sono infatti punibili con una sanzione raddoppiata, prevista anche nel caso in cui il materiale abbandonato sia un prodotto da fumo (com


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