Addio al PIN INPS, ormai in pensione dal 30 settembre

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
Wall Street

Addio PIN INPS: dal 30 settembre 2021 l’accesso ai servizi telematici avviene tramite SPID, CIE e CNS, esonero temporaneo per i profili professionali.

Dal 1° ottobre 2021 scade il PIN INPS: il termine ultimo per tutti i profili era fissato al 30 settembre 2021, anche se i consulenti del lavoro hanno avuto  una deroga temporanea (non oltre il 31 dicembre) prevista per profili aziendali. Per tutti gli altri questo significa che non sarà più possibile utilizzare vecchie credenziali diverse da SPID (Sistema di Identificazione Digitale Disponibile al Pubblico), CIE (Carta d’Identità Elettronica Attivata) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi) necessarie per accedere ai servizi online ed applicazioni mobile dell’istituto di previdenza).

Intanto, a partire dal 16 agosto, è possibile delegare un delegato (anche persona fisica) ad accedere ai propri servizi attraverso un’apposita procedura illustrata dall’INPS nella Circolare 127 del 12 agosto. Una soluzione destinata alle persone che dipendono da un fiduciario (quindi, non si tratta di un’ipotesi destinata agli intermediari, anche nei limiti della delega). Gli ultimi soggetti che ad oggi hanno potuto utilizzare il PIN INPS sono stati i titolari di codici che sono stati emessi prima deli il 1° ottobre 2020 e poi rimasti in vigore durante il periodo di transizione (per facilitare il passaggio agli strumenti di autenticazione previsti dal Codice Digitale di l’Amministrazione dell’accesso ai diversi servizi telematici dell’AP), la cui validità – con Circolare n. 95 del 2 luglio dello scorso anno – è stata fissata al 30 settembre 2021.

Inizialmente si è riscontrato che per i profili professionali (utenti che operano come azienda, associazione di categoria, rivenditore, amministrazione pubblica o professionista), lo stop era stato stabilito anche per il 1 settembre (con il passaggio a SPID livello 2 o superiore, o con accesso a CIE e CNS) e poi con Messaggio n. 2926 del 25 agosto, postecipato  in coerenza con le richieste pervenute e le esigenze organizzative era stata uniformata anche per loro la data del 30 settembre per  servizi telematici di rispettiva competenza, ora è il  31 dicembre.

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