(Money.it) Vuoi andare in ferie ma non hai maturato sufficienti giorni per fare la vacanza che tanto desideri e quindi di stai chiedendo se è possibile chiedere un anticipo al datore di lavoro.
Una situazione comune in estate a quei dipendenti assunti pochi mesi prima e che per questo motivo non dispongono di giorni sufficienti per poter affrontare una lunga vacanza. Ricordiamo, infatti, che solitamente si maturano poco più di 2 giorni di ferie ogni mese: quindi nei primi mesi successivi all’assunzione non si hanno a disposizione chissà che ferie o permessi a cui attingere in caso di necessità e ciò potrebbe rappresentare un ostacolo sia laddove si voglia organizzare una vacanza estiva che nel caso in cui fosse l’azienda a sospendere le proprie attività obbligando quindi il dipendente a prendersi dei giorni di ferie.
A tal proposito è lecito chiedersi se in queste circostanze il dipendente può andare a debito con le ferie (e di quanti giorni), fruendo così anche di quelle giornate che verranno maturate in un secondo momento, ossia con la prosecuzione del rapporto di lavoro. Non vi è però una risposta uguale per tutti: la normativa – salvo alcuni Ccnl – non contempla questa ipotesi lasciando alle parti – dipendente e datore di lavoro – la facoltà di decidere sul da farsi.
Quindi, anche se da parte della legge non vi è alcun divieto alla possibilità di godere delle ferie non ancora maturate, l’ultima parola spetta sempre e comunque al datore di lavoro.
Anticipo ferie: quando e come si può chiedere
I neoassunti in un’azienda privata difficilmente maturano un numero di giorni di ferie consistente per andare in vacanza. Ma non bisogna disperare: si possono chiedere le ferie anticipate, in altre parole, si può andare in ferie anche se nella busta paga non compaiono giorni di astensione maturati.
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