Tra le misure introdotte con l’articolo 2 del D.L 21 del 21 marzo 2022 e convertito con modificazioni dalla legge 20 maggio 2022, n. 512, troviamo il bonus carburante di 200 euro destinato ai lavoratori dipendenti (diverso dal bonus carburante autotrasportatori).
Prevede l’erogazione, soltanto per il periodo d’imposta 2022, di massimo 200 euro in buoni benzina (o titoli analoghi) destinati a ciascun lavoratore dipendente con esclusione dalla tassazione e integralmente deducibile dal reddito d’impresa per il datore di lavoro.
I bonus, chiarisce l’Agenzia delle Entrate, sono validi per rifornimenti di benzina, gasolio, gpl e metano, ma anche per la ricarica di veicoli elettrici, proprio per non creare disparità di trattamento tra le numerous tipologie di veicoli.
Bonus carburante dipendenti, come funziona
La misura mira a contenere l’impatto economico derivante dall’aumento del prezzo dei carburanti e lavora in sinergia con la manovra del taglio delle accise prorogata fino al 18 novembre 2022.
Il bonus può essere erogato dal datore di lavoro su sinister volontaria, per un massimo di 200 euro sottoforma di buoni benzina o titoli analoghi, che vedremo di seguito.
La concessione può avvenire da subito e senza la necessità di un preventivo accordo contrattuale.
Il datore di lavoro, che sceglierà se elargire il bonus a tutta la platea di lavoratori subordinati, per fasce omogenee o ad personam, verrà poi rimborsato direttamente dallo Stato.
L’Agenzia delle entrate, nella circolare del 14 luglio 2022, chiarisce che il datore di lavoro, per poter erogare il bonus, deve necessariamente operare nel settore privato. Rientrano nell’ambit