Assegno di mantenimento, chi ha diritto al rimborso e quando

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
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(Money.it) La restituzione dell’assegno di mantenimento già versato in favore dei figli o del coniuge è un tema un po’ spinoso, molto spesso non favorevole ai desideri degli obbligati. Di norma, infatti, non è previsto il rimborso dell’assegno di mantenimento. Anche quando ne viene pronunciata dal giudice una riduzione, per esempio, la sentenza non ha efficacia retroattiva e lo stesso si può dire per quanto riguarda la sua sospensione. Negli ultimi anni, tuttavia, diverse volte i tribunali hanno dovuto riconoscere il diritto al rimborso.

Si parte, in genere, dal presupposto che quando sussistano le condizioni per ottenere una modifica dell’assegno di mantenimento il genitore o coniuge obbligato si attivi subito presentando la questione al tribunale. Non sempre è così, talvolta anche per impossibilità di conoscere i cambiamenti che porterebbero a una riformulazione dell’assegno. Ne consegue che esistono delle eccezioni, come riportato dalle varie sentenze della Corte di cassazione, in cui è dovuto il rimborso dell’assegno di mantenimento. Vediamo chi ne ha diritto e quando.

Rimborso dell’assegno di mantenimento, chi ne ha diritto

Come già anticipato, il rimborso dell’assegno di mantenimento già versato appare come un’eccezione alla prassi. Non che vi sia una legge contraria in proposito, bensì non è così comune che si presenti questa situazione. Dopo che una sentenza ha previsto l’assegno di mantenimento e il suo ammontare, infatti, gli ex coniugi non ripropongono la questione al tribunale a meno che siano cambiate le condizioni che hanno portato a quella specifica determinazione.

Va da sé, che anche nel caso in cui il giudice rivaluti l’assegno, revocandolo o riducendolo, non sarà previsto un rimborso per le mensilità già corrisposte, perlomeno per quelle relative al periodo in cui le condizioni utili erano le medesime della sentenza. Proprio per questo motivo la sentenza che modifica l’assegno di mantenimento ha raramente efficacia retroattiva.

La Corte di cassazione, tuttavia, ha ricordato che la riduzione o la revoca dell’asse


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