Attente ai brutti incontri: il manipolatore passivo-aggressivo non deve essere sottovalutato

Di Barbara Molisano 3 minuti di lettura

Tra le personalità più insidiose, il manipolatore passivo-aggressivo integra aspetti apparentemente conflittuali, dando vita a relazioni spesso difficili e dannose. Nella vita di tutti i giorni, siamo costantemente manipolati senza rendercene conto. Dai resoconti dei media alle persone con cui ci colleghiamo, controllare le nostre vite e le nostre percezioni non è sempre facile.

A volte devi avere a che fare con individui piuttosto problematici che rafforzano questo meccanismo, causando spesso evidenti disagi. Passività e aggressività sembrano essere due caratteristiche opposte. Eppure, coesistono nella personalità del manipolatore passivo-aggressivo, creando un mix mortale per la persona con cui comunicano.

La difficoltà per coloro con questo tipo di personalità è che sottovalutano i segnali passivi-aggressivi o addirittura li perdono. Per questo spesso siamo circondati sul lavoro o in famiglia da manipolatori passivo-aggressivi, ma di questo potremmo non esserne consapevoli. Tutto ciò che possiamo catturare al meglio è una sensazione di imbarazzo nell’interazione con questa persona e di conseguenza una relazione senza precedenti. Esistono molti tipi di manipolatori. Il comportamento passivo-aggressivo si verifica spesso quando una persona si sente impotente e incapace di rispondere e difendersi. Quindi, per compensare questo imbarazzo, agisce manipolando le persone che lo circondano. La persona passiva-aggressiva reagisce ostinatamente alle richieste degli altri e mostra sempre un atteggiamento negativo e disfattista. Agisci in modo ostile ma mascherato da gentilezza. L’atteggiamento passivo-aggressivo si manifesta spesso in una critica più o meno velata. “Io dico-non dico” che lascia poco all’immaginazione e si conclude con la domanda su chi sei e cosa vuoi. Una persona è aggressiva quando tende ad affermarsi con arroganza, arroganza e si aspetta che gli altri soddisfino i suoi desideri. e bisogni senza considerare i bisogni degli altri. Non è disposta a cambiare idea, si scusa a malapena e si considera superiore. La persona passiva-aggressiva ha esattamente queste caratteristiche, ma le nasconde dietro atteggiamenti poco ovvi. Al contrario, è attenta o più amichevole del solito. Il manipolatore passivo-aggressivo non specifica cosa vuole o cosa ha in mente.

Può usare complimenti rovesci e insensibili, sarcasmo, dimostrazione eccessiva e non sincera di interesse e gentilezza, procrastinazione, falsi malintesi, allusioni, sabotaggio, negazione di sentimenti di rabbia quando qualcuno li scopre. In altre parole, dietro l’atteggiamento apparentemente disponibile e amichevole si nasconde un’ambigua ostilità e il desiderio di ferire o attaccare un altro. Risultato? Uno è sopraffatto dal senso di colpa e dalla paura di ferire o dispiacere l’altro per aver finalmente fatto ciò che ha implicitamente suggerito.

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