Bonus di 1000 euro per i rubinetti che fanno risparmiare l’acqua

Di Antonia De La Vega 4 minuti di lettura
agevolazione bagno

È in arrivo un bonus per coloro che desiderano sostituire i vecchi accessori o rubinetti per il bagno e la cucina. Aiutano a risparmiare acqua potabile, un bene prezioso, installando rubinetti e soffioni a risparmio idrico. Il bonus è stato annunciato e atteso da inizio anno, ma rischia di spingere i cittadini interessati ad un altro click day.

A dicembre dello scorso anno, con l’approvazione della legge di bilancio 2021, è stato istituito un “buono acqua”, che è stato subito ribattezzato “buono bagno” o “buono rubinetto”. Dopo un anno continua l’attesa e si iniziano a prepara il testo per renderlo reale.

Il “bonus rubinetto” nasce per favorire il risparmio idrico rimborsando fino a 1.000 euro di spese sostenute per la sostituzione dei sanitari in ceramica con nuovi sanitari a scarico ridotto e rubinetteria sanitaria con nuovi sanitari che limitano il flusso dell’acqua. Il buono può essere ottenuto da maggiorenni residenti in Italia, titolari (o titolari di altri diritti reali), inquilini o mutuatari di un immobile esistente, quindi non può essere utilizzato per case in costruzione.

Il bonus di 1.000 € può essere richiesto una sola volta per un immobile e viene rilasciato nell’ordine in cui vengono ricevute le richieste fino all’esaurimento dei 20 milioni di € stanziati. Il buono rubinetto non costituisce reddito per chi lo riceve e non conta ai fini dell’ISEE.

Lo scopo del bonus è quello di ridurre il consumo di acqua, quindi è previsto quanto segue:

  • fornitura e posa in opera di contenitori sanitari in ceramica con volume massimo di scarico pari o inferiore a 6 litri e relativi impianti di scarico;
  • fornitura e installazione di rubinetti e rubinetti da bagno e cucina, compresi i dispositivi per la regolazione del flusso di acqua con portata non superiore a 6 litri al minuto, nonché irrigatori e colonne doccia di pari portata o inferiore a 9 litri al minuto;
  • nei due casi precedenti, le opere idrauliche e murarie connesse, nonché lo smantellamento e lo smaltimento degli impianti esistenti.

Il decreto attuativo non esiste ancora, ma il Mite (Ministero della Transizione Ambientale) ha indicato che per ricevere il rimborso i beneficiari devono presentare domanda registrandosi allo SPID o CIE su una piattaforma che sarà sviluppata da Sogei sul sito del Ministero dell’Ambiente.

All’atto della registrazione il destinatario dovrà fornire i propri dati anagrafici e l’IBAN su cui desidera accreditare il voucher. Inoltre, il portale deve contenere:

  • dati catastali dell’immobile ove sono stati installati i prodotti;
  • l’importo delle spese sostenute, di cui si chiede il rimborso allegando copia della fattura;
  • numero di prodotti e parametri di installazione;
  • le caratteristiche tecniche di ogni articolo sono state sostituite da dispositivi di limitazione del flusso d’acqua;
  • caratteristiche della portata massima d’acqua, espressa in litri al minuto del prodotto acquistato.

Poiché il bonus copre i costi sostenuti tra il 1 gennaio 2021 e il 31 dicembre 2021 (ammesso che i fondi siano esauriti), ci aspetta un possibile click day. Infatti, ipotizzando che sia possibile ottenere i dati tecnici necessari relativi ai costi sostenuti negli ultimi mesi, si corre il rischio che si verifichino gli stessi problemi riscontrati in passato per altre iniziative simili, come il bonus bicicletta.

Occorre pero’ prestare una certa attenzione, perché, ad esempio, se stai ristrutturando un bagno completo durante una ristrutturazione dell’impianto idraulico e si ha usufruito dello sconto in fattura o detrazione delle spese in dichiarazione dei redditi, non puoi richiedere un bonus per l’utilizzo degli stessi prodotti.

 

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