L’estate è tempo di vacanze e di prenotazioni. Cerchiamo di capire se il Bonus Vacanze 2020 può essere usato anche come anticipo per bloccare la propria prenotazione.
Il bonus Vacanze 2020 ha visto fino ad ora una partecipazione delle strutture non entusiasmante, oltre anche a diversi tentativi di frode da parte di gestori non proprio correttissimi.
In questa confusione di situazioni, la paura che il bonus vacanze fallisca è più che giustificata. Oggi vedremo cosa fare se l’hotel o la struttura ricettiva richiede un anticipo per bloccare una prenotazione.
Come viene utilizzato il bonus vacanze 2020
Il Decreto Rilancio ha dato vita a tale agevolazione per permettere a tutti di non rinunciare alle proprie vacanze, nonostante il momento di difficoltà. Azione che contestualmente dovrebbe anche sostenere il settore turistico e dare un pò d’aria ai gestori. Il bonus si applica a tutti i nuclei con un reddito che non supera i 40 mila euro e l’importo varia in base al numero di componenti, raggiungendo un massimo di 500 euro.
Tramite applicazione e codice QR si informa la struttura e si ottiene lo sconto. Ma a quel punto il codice QR, dovendo essere utilizzato una volta sola e risultando già utilizzato, non potrebbe essere più utilizzato. E qui potrebbe esserci già la risposta alla domanda che ci siamo posti e che chiaramente sarebbe negativa.
Ricordiamo come funziona
80% sotto forma di rimborso immediato assunto dal gestore della proprietà come credito d’imposta;
20% come detrazione rimborsabile sulla dichiarazione dei redditi dell’anno prossimo per il familiare addebitato per il soggiorno.
Nel caso quindi di anticipo o cancellazione, l’Agenzia delle Entrate è stata abbastanza chiara:
“L’importo dell’agevolazione non può essere, in nessun caso, oggetto di rimborso nell’ipotesi di mancata fruizione del servizio turistico. Il bonus vacanze deve essere utilizzato in un’unica soluzione e senza possibilità di frazionamento.”