Borsa Italiana: la prima settimana di maggio chiude in rosso

Di Antonia De La Vega 2 minuti di lettura
Piazza Affari

Piazza Affari chiude la prima settimana di maggio in rosso. Stessa sorte le borse del Vecchio Continente

Una settimana in rosso quella che si è appena conclusa. Durante i primi setti giorni di maggio sia per le europee giorni rossi e Milano in particolare chiude con un Ftse Mib a -3,2% rispetto alla chiusura di venerdì scorso.

Tra i titoli di Piazza Affari si è distinto il settore  energetico aiutato anche dalla corsa del prezzo del petrolio in seguito alle nuove sanzioni alla Russia.

Chi sono stato i migliori titoli di piazza Affari?

Saipem ha avuto rincari del 5,1%, Eni dell’1,6%, A2a (+1,3%) e Stellantis (+1,2%), crescita avvenuta nella settimana di pubblicazione dei conti trimestrali.

Quali invece i titoli peggiori?
-15% il bilancio settimanale di Moncler e in rosso anche Campari (-9,3%), Recordati (-8,4%) e Interpump (-7,6%). Al ribasso del 7,6% anche UniCredit.

Quali invece i risultati settimanali del mercato obbligazionario?  il rendimento dei titoli di Stato decennali italiani ha avuto un’incremento dal 1,132% dallo 0,935% di venerdì scorso, per uno spread con il Bund arrivato a 201 punti base da 184 sette giorni prima.

Nel suo resto d’Europa, Francoforte ha lasciato sul terreno il 3%, Parigi il 4,2% e Londra il 2,1%. Parigi è quindi la peggiore tra quelle del Vecchio Continente. Il mondo finanzio del Vecchio Continente ha vissuto una settimana non facile con il “flash crash” di inizio settimana e l’esordio delle strette della politica monetaria della Fed.

Le borse europee  sono riuscite a guadagnare terreno solo in una seduta su cinque. I dati incoraggianti sul mercato del lavoro americano hanno del resto confermato che l’istituto centrale Usa ha spazio di manovra per alzare ulteriormente i tassi, mettendo alla prova un’economia globale gia’ colpita dalle ricadute della guerra in Ucraina e dai nuovi lockdown in Cina. Dati positivi per il greggio: Il Wti ha chiuso la settimana con un +5,9% e il petrolio Brent con un +3,7%.

Condividi questo articolo
Exit mobile version