Busta paga luglio 2023, in arrivo un doppio (o triplo) stipendio: come assicurarsi il maxi aumento

Di Redazione FinanzaNews24 4 minuti di lettura
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(Money.it) Anche nel mese di luglio 2023 è in arrivo un maxi stipendio, in alcuni casi persino il doppio – o il triplo – di quanto solitamente percepito. Le ragioni sono diverse e in parte sono le stesse dello scorso anno: l’arrivo della quattordicesima per i lavoratori interessati, nonché il rimborso Irpef per coloro che sono risultati a credito dalla dichiarazione dei redditi. E anche quest’anno ci sarà un aumento di stipendio a luglio per un aiuto introdotto dal governo per supportare gli stipendi provati dall’alto tasso d’inflazione: nel 2022 era il bonus 200 euro voluto dal governo Draghi, quest’anno invece scatterà il nuovo taglio del cuneo fiscale che contribuirà a riconoscere un ulteriore aumento di stipendio.

Queste le ragioni che renderanno più ricca la busta paga di luglio, ma va detto che per assicurarsela bisognerà fare in fretta: se per quanto riguarda la quattordicesima e il nuovo bonus introdotto dal governo Meloni non ci sono adempimenti per il lavoratore, lo stesso non si può dire per il rimborso Irpef per il quale l’arrivo nella busta paga di luglio è in programma per i soli contribuenti che avranno inviato entro la data del 31 maggio il modello 730/2023 (con sostituto d’imposta) per la dichiarazione dei redditi.

Ma andiamo con ordine e vediamo per quale motivo il mese di luglio potrebbe – anche quest’anno – sorridere ai lavoratori, con l’arrivo di un doppio o triplo stipendio in busta paga.

Busta paga di luglio più ricca: ecco perché

Ironia della sorte, questo è il terzo anno consecutivo che lo stipendio di luglio è oggetto di aumento. Nel 2021, infatti, ci fu l’introduzione del trattamento integrativo da 100 euro – oggi spettante ai soli redditi sotto i 15 mila euro – mentre nel 2022 contro il caro vita venne introdotto il bonus di 200 euro per dare maggior sostegno alle famiglie. Come anticipato, invece, nel luglio 2023 scatta lo sgravio contributivo introdotto dal decreto Lavoro del 4 maggio scorso, con il quale l’aliquota contributiva a carico del lavoratore viene ridotta di un ulteriore 4% (che si aggiunge al 2% e 3% già previsti dall’ultima legge di Bilancio).

A ciò si aggiunge, come ogni anno, l’arrivo della prima parte dei rimborsi Irpef per quei crediti risultati dalla dichiarazione dei redditi. E ancora, pagamento della quattordicesima mensilità per i lavoratori del settore privato che ne hanno diritto, mentre per il personale delle forze armate e di polizia è in pagamento il Fesi, ossia una sorta di premio di produttività erogato grazie alle risorse stanziate con il fondo di efficienza per i servizi istituzionali.

Scendiamo nel dettaglio, dunque, analizzando ogni singola voce e facendo chiarezza su quali sono le categorie che devono attendersi un sostanziale aumento nella busta paga di luglio.

Nuovo taglio del cuneo fiscale in busta paga a luglio

Da luglio i datori di lavoro dovranno rivedere le regole di calcolo per lo stipendio netto dal lord


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