Coronavirus, 60 milioni di posti di lavoro a rischio in Europa: i settori più colpiti
Tra le varie norme e misure presenti nel Decreto Rilancio (da poco pubblicato anche in Gazzetta Ufficiale) trovano spazio anche alcune disposizioni pensate per allegerire il carico fiscale delle fasce più esposte alla crisi. In particolare, vengono ulteriormente prorogati i termini per il pagamento delle cartelle esattoriali e delle rate in scadenza della Rottamazione Ter e del Saldo e stralcio.
In questo modo viene disinnescata (almeno temporaneamente) la bomba fiscale che rischiava di deflagrare dopo il 30 giugno. Come fatto notare da più analisti, infatti, se la precedente norma del Cura Italia non fosse stata rivista con un altro intervento legislativo, tutte le cartelle esattoriali e i pagamenti fiscali precedentemente sospesi sarebbero andati in pagamento dal 1 luglio in poi. Dunque, in piena crisi economica, con moltissime piccole aziende, professionisti e artigiani in grande difficoltà e, probabilmente, a corto di liquidità. Con il nuovo rinvio, invece, l’Esecutivo dà un’ulteriore boccata d’ossigeno alle attività produttive e ai cittadini alle prese con cartelle esattoriali.
Sospensione cartelle esattoriali: quali sono i debiti interessati
Come previsto dal Decreto Rilancio, la riscossione dei debiti a ruolo viene rinviata di altri 2 mesi. Secondo il dettato legislativo, sono sospesi i termini di riscossione dei versamenti in scadenza tra l’8 marzo e il 31 agosto. La riscossione delle cartelle, dunque, potrà riprendere dal 1 settembre 2020, sempre che non intervenga un ulteriore rinvio.
La sospensione dei pagamenti si applica a:
- cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione;
- avvisi di accertamento esecutivi emessi dall’Agenzia delle entrate;
- avvisi di addebito emessi dagli enti previdenziali;
- atti di accertamento esecutivo emessi dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli;
- ingiunzioni di cui al rd n. 639/1910 emessi dagli enti territoriali;
- nuovi atti esecutivi emessi dagli locali per entrate tributarie e patrimoniali.
Il Decreto Rilancio prevede anche che i pagamenti dovranno essere effettuati in un’unica soluzione entro il 30 settembre 2020. Ovviamente, i contribuenti potranno richiedere la rateizzazione del loro debito.
Rottamazione rinviata al 10 dicembre
I contribuenti che hanno aderito alla Rottamazione Ter e al Saldo e stralcio con rate in scadenza nel 2020 potranno versarle integralmente entro il 10 dicembre di questo stesso anno. Il termine, in questo caso, è vincolante: nel caso non si effettui il versamento entro questa data, il contribuente perderà tutti i benefici connessi a queste definizioni agevolate.
Articolo originale di Quifinanza.it.