Conto corrente postale o bancario: quale conviene?

Di Redazione Fn24
Economia

(BorsaeFinanza.it) Nel 2022 i soldi depositati dagli italiani nei conti correnti aperti nelle banche e in Posta ammontano a 1.262 miliardi e 207 milioni di euro. La statistica di Banca d’Italia rivela che ci sono circa 47,7 milioni di correntisti: mediamente in ogni famiglia ci sono più di due conti e quasi 4 italiani su 10 hanno rapporti con più di un istituto di credito. Numeri importanti, anche se da quando è esplosa l’inflazione i depositi sono scesi di 56 miliardi. In questo periodo, conviene di più un conto corrente postale o bancario?

Conto corrente postale o bancario: quale conviene

Naturalmente non c’è una risposta unica e definitiva a quale tra i due conti convenga di più: ogni soluzione è quella che si adatta meglio alle proprie esigenze del momento. Tuttavia, si possono tratteggiare alcune significative analogie e differenze. In entrambi i casi, i costi sono legati al canone annuale, alle imposte, al numero di operazioni effettuate (dai prelievi allo sportello ai bonifici), all’emissione di carte di pagamento e libretti degli assegni, alla gestione di un portafoglio titoli e alla ricezione delle comunicazioni.

Il conto corrente bancario ha in genere costi più elevati, ma pure la possibilità di ricavare un interesse più alto sulle somme depositate. Poste Italiane si è ormai assimilata a una qualsiasi banca e mette a disposizione dei clienti il conto corrente BancoPosta (sia online che in ufficio), i libretti di risparmio e i Buoni Frutt


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