(QuiFinanza.it) È possibile aprire un conto corrente all’estero? Ma, soprattutto, è un’operazione legale? Rispondiamo immediatamente a queste due domande: sì, è possibile aprire e intrattenere un rapporto bancario all’estero. E sì, è un’operazione perfettamente legale.
Nessuno può impedire ad un qualsiasi contribuente l’apertura di un conto corrente all’estero. Ogni soggetto ha piena libertà nel gestire i propri risparmi e depositarli dove meglio crede. Il denaro, che ogni singolo risparmiatore possiede, è un bene mobile e come tale può essere utilizzato come meglio crede.
La legge non limita l’utilizzo del proprio denaro. Ma è necessario che vengano rispettate le leggi vigenti nello Stato di residenza fiscale e in quello nel quale i soldi sono stati depositati.
Il nocciolo della questione, sostanzialmente, è questo: è possibile aprire un conto corrente all’estero, ma si deve rispettare la normativa fiscale. Non farlo può diventare un’operazione rischiosa: si può andare incontro a delle sanzioni per riciclaggio. Quello a cui è necessario prestare attenzione, inoltre, è la normativa sul monitoraggio fiscale e sull’evasione fiscale. Quindi: via libera all’apertura di un conto corrente all’estero, ma rispettando la legge in ogni suo punto e in ogni sua sfumatura.
Sono diverse le motivazioni che possono portare un risparmiatore ad aprire un conto corrente all’estero. E non nascondono necessariamente la volontà di occultare dei proventi da attività illegittime o in nero. Aprire un conto corrente all’estero è perfettamente legale, purché il patrimonio conferito in questo rapporto bancario provenga da una fonte di reddito lecita e dichiarata.
Il contribuente, inoltre, deve rispettare la normativa sul monitoraggio fiscale delle attività patrimoniali e finanziarie all’estero direttamente nella dichiarazione dei redditi. Nel momento in cui vengono rispettati tutti questi requisiti, l’operazione può essere ritenuta perfettamente legale. Tra l’altro è stata direttamente la Comunità Europea a confermare la piena legittimità di un conto corrente all’estero, dichiarando che:
tutti i cittadini di uno Stato appartenente alla Comunità hanno il diritto di aprire un conto corrente bancario in qualsiasi altro Stato membro, ed anche in istitu
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