Cosa fare se non arriva il rimborso dall’Agenzia delle Entrate?

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
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(Money.it) Per dipendenti e pensionati, che hanno un sostituto d’imposta, il problema non si pone. Ma per chi ha presentato la dichiarazione dei redditi ssenza sostituto il rimborso arriva direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Ma cosa fare se non arriva il rimborso fiscale?

Solitamente i tempi di attesa sono più lunghi e, indipendentemente da quando si presenta la dichiarazione con modello 730, il rimborso non arriva prima della fine dell’anno. Se si utilizza, invece, il modello Reddito il rimborso slitta direttamente all’anno nuovo.

Ma cosa fare se invece il rimborso non è arrivato? Scendiamo nei dettagli.

Cosa fare se non arriva il rimborso fiscale dell’Agenzia delle Entrate

Quando è l’Agenzia delle Entrate che si occupa dell’erogazione dei rimborsi, l’accredito arriva tramite bonifico sul conto bancario o postale. Questo significa che il beneficiario deve comunicare all’Agenzia l’Iban, cioè le coordinate del conto corrente, bancario o postale (Iban), e anche le relative ed eventuali variazioni, che saranno utilizzate per tutti i rimborsi da pagare.

Solo in caso di mancata comunicazione delle coordinate bancarie o postali, l’erogazione dei rimborsi alle persone fisiche avviene tramite titoli di credito a copertura garantita (assegni vidimati) emessi da Poste Italiane Spa.

Il contribuente che riceve l’assegno vidimato intestato a suo nome può, entro 60 giorni dalla data di emissione, quindi entro il termine di validità impresso sul titolo, scegliere tra una delle seguenti opzioni:

  • versarlo sul proprio conto corrente postale o bancario;
  • presentarlo per l’incasso in contanti presso qualsiasi ufficio postale.

Prima di erogare il rimborso, gli uffici postali faranno dei controlli, che riguardano:

  • l’avvenuta consegna del plico al beneficiario;
  • la verifica dei termini di validità dell’assegno;
  • la verifica dell’identità del presentatore dell’assegno;
  • controllo della puntuale coincidenza di tutti i dati dell’assegno.

La mancata corrispondenza, anche parziale, di tali elementi comporta il rifiuto di Poste Italiane S.p.A. ad effettuare il pagamento dell’assegno vidimato.

Queste le regole generali. L’Agenzia delle Entrate, se il pagamento del rimborso non va a buon fine, effettua un altro tentativo di versamento. Se anche la seconda volta il rimborso non è incassato, il contribuente dovrà presentare un’apposita istanza.


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