Decreto Taglia Prezzi o Ucraina bis (dl 51/2021): novità anche per il superbonus 110%

Di Antonia De La Vega 2 minuti di lettura
Wall Street

Il  Superbonus sembra non avere pace. News importanti sono contenute nel decreto Taglia Prezzi o Ucraina bis (dl 51/2021) che riguardano semplificazioni, contrasto al caro prezzi e nuove regole

Con il 110 % sono arrivati anche una serie di aumenti delle materie impiegate nell’edilizia e anche nuove regole ma anche una proroga di un anno per i permessi di costruire rilasciati entro il 31 dicembre 2021. Vengono però richieste  nuove certificazioni per imprese che effettuano lavori con Superbonus di importo superiore a 516mila euro, in questo caso l’impresa che li realizza o imprese subappaltatrici dovranno  avere la certificazione SOA ( questa regola non si applica per i lavori già in corso d’opera  alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto articolo 10-bis, ) . Scatta anche l’obbligo di contratto edile per imprese che effettuano lavori di importo superiore a 70mila euro secondo articolo 23-bis:  l’obbligo si applica esclusivamente ai lavori edilizi come definiti dal dlgs 81/2008 (allegato X).

Altre proroghe riguardano i permessi a costruire regolati dall’ articolo 10-septies:  i termini di inizio e fine lavori relativi ai permessi di costruire rilasciati o formatisi fino al 31 dicembre 2022, slittano a fine 2023, lo stesso vale per la SCIA, le autorizzazioni paesaggistiche, le dichiarazioni e autorizzazioni ambientali e le convenzioni di lottizzazione.

Non è invece soggetto a variazioni quanto regolato dall’articolo 23 che prevede la possibilità di ottenere un contributo pari al 50% delle compensazioni a cui l’impresa ha diritto per contrastare il caro prezzi delle materie prime ( un anticipo del Fondo per l’adeguamento dei prezzi del MiMS, rifinanziato con 320 milioni di euro). L’aumento dei materiali riguarda anche i prezzari regionali sui materiali da costruzione per la definizione delle bandite le gare d’appalto ( già soggetti aumento del 20%). Si dovrà infatti procedere entro  il 31 luglio 2022 all’aggiornamento dei prezziari regionali, se ciò non dovesse avvenire entro i successivi 15 giorni, i prezzi saranno aggiornati dal Ministero delle Infrastrutture.

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