È necessario il conto corrente per avere un IBAN?

Di Barbara Molisano 2 minuti di lettura
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L’IBAN (International Bank Account Number) è il codice alfanumerico – che in Italia è lungo 27 caratteri – utilizzato per le transazioni, quindi per lo scambio di denaro, tra due diversi conti correnti. 

Al suo interno, viene indicato:

  • il Paese (le prime due lettere si riferiscono proprio a questo);
  • la banca di riferimento;
  • il numero del conto corrente. 

L’IBAN, che si utilizza sia per le transazioni nazionali sia per quelle internazionali, non è presente soltanto sul conto corrente. Esiste anche un’altra possibilità per averne uno, che spesso viene molto apprezzata, in particolare da chi ritiene il conto corrente troppo oneroso. 

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IBAN conto corrente: cosa sono le carte conto

La soluzione con la quale è possibile avere un IBAN senza dover per forza attivare un conto corrente è rappresentata dalle carte conto con IBAN. Cosa sono? In cosa si differenziano dalle altre carte e perché vengono chiamate così? 

Rispetto a una carta di credito o di debito, una carta conto con IBAN non è legata a un conto corrente: questo significa costi di gestione più bassi e una maggiore autonomia nel suo utilizzo quotidiano. 

Allo stesso modo, pur non avendo legami con il conto corrente, sono diverse dalla carte di tipo ricaricabile senza IBAN, proprio per la presenza di questo codice alfanumerico che permette di ricevere, per esempio, l’ammontare dello stipendio o quello della pensione, ogni mese.

Qualora si fosse interessati ad approfondire questo strumento finanziario per la gestione dei propri soldi, si potrebbe fare un salto sul comparatore di carte disponibile su SOStariffe.it, e analizzare le varie proposte di carte conto con IBAN. 

In alternativa, si consiglia di valutare l’ipotes

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