La produzione di energia elettrica che viene utilizzata nelle nostre case e nelle fabbriche si basa principalmente sui combustibili fossili (petrolio, carbone e gas), poiché non disponiamo di centrali nucleari come in Francia, Stati Uniti, Germania e Inghilterra. Tuttavia, negli ultimi mesi, stiamo assistendo ad un aumento delle fonti rinnovabili (solare, eolico, biomasse, energia geotermica, idroelettrica).
Gli incentivi che vorrebbero spingere verso le rinnovabili
L’autoproduzione e l’autoconsumo di energia sono incoraggiati dalle agevolazioni statali, in particolare i nuovi incentivi per l’energia solare e le comunità energetiche, che permettono di risparmiare sui costi della bolletta e di migliorare la sostenibilità ambientale.
Esistono diverse soluzioni per produrre energia elettrica in casa, tra cui quelle che utilizzano l’energia solare o eolica.
Il vento che guida le idee del presente e del domani
I sistemi ibridi solari-eolici sono particolarmente indicati nelle zone in cui ci sono sia sole che vento, perché consentono di diventare autonomi dal punto di vista energetico sia durante il giorno che di notte.
Il fotovoltaico è la soluzione più comune per generare energia a impatto zero e risparmiare sulla bolletta dell’elettricità e del riscaldamento. Grazie ai numerosi incentivi e alle detrazioni fiscali messe a disposizione dallo Stato e al gran numero di soluzioni disponibili sul mercato, è possibile scegliere la soluzione migliore per ogni tipo di utilizzo e necessità.
In media, una famiglia consuma tra 3.000 e 4.000 kWh di elettricità all’anno. Installando un impianto fotovoltaico da 3 kW, che ha un rendimento medio del 15%, servono circa 22-24 metri quadrati per coprire il fabbisogno energetico annuale. Tuttavia, il rendimento dei pannelli fotovoltaici dipende anche da altri parametri importanti, come la tecnologia dei moduli, l’orientamento, l’inclinazione e la temperatura di esercizio. Uno studio dell’Unione Europea stima che un impianto fotovoltaico da 1 kW possa produrre in media da 1.000 a 1.500 kWh all’anno, a seconda della posizione geografica.