Eredità, parti in disaccordo: come risolvere?

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
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(Money.it) Se gli eredi riescono a trovare un accordo comune la procedura di divisione dell’eredità è abbastanza semplice e rapida, soprattutto se confrontata con ciò che accade quando le parti sono in disaccordo. Se gli eredi non riescono a trovare una soluzione amichevole, ci sono infatti diverse procedure messe a disposizione dal nostro ordinamento per risolvere i conflitti.

La conciliazione obbligatoria: mediazione o negoziazione assistita

Il tentativo di conciliazione, oltre alla possibile utilità per gli eredi, è anche obbligatorio per richiedere la divisione giudiziale. In particolare, se uno degli eredi richiede la divisione giudiziale senza che ci sia prima stato questo tentativo, il giudice dovrà interrompere il procedimento, assegnando alle parti un termine – massimo 3 mesi – per provare la conciliazione. Ovviamente non è necessario che venga raggiunto un accordo – anche se sarebbe la soluzione più conveniente per gli eredi – bensì è sufficiente che ci sia stata almeno una prova.

L’erede che ha promosso o intende promuovere il giudizio deve quindi rivolgersi a un organismo di mediazione privato ma riconosciuto dal ministero della Giustizia, scelto fra quelli presenti nel luogo di apertura della successione. L’ente scelto dovrà poi predisporre un incontro tra le parti, che devono necessariamente presenziare e farlo con l’assistenza dei propri avvocati.

Questo non significa che se gli altri eredi rifiutano di presentarsi per la mediazione allora la divisione giudiziale sia improcedibile. Come anticipato, è sufficiente che ci sia stato il tentativo da parte del ricorrente (colui che promuove la causa). A tal fine, è importante notificare a tutti gli altri eredi la proposta, chiarendo che un rifiuto immotivato potrà essere preso in considerazione dal giudice.

A cosa serve la mediazione?

Naturalmente, se gli altri eredi si rifiutano di partecipare alla mediazione la procedura si conclude sul nascere e bisognerà quindi affidarsi alla causa civile. Altrimenti si realizzerà l’incontro fra le parti, che avranno modo di difendere i propri interessi, anche grazie all’ausilio dei legali, assistite da un mediatore dell’organismo. Si tratta di una figura terza e imparziale rispetto ai fatti, che ha il compito di favorire l’accord


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