Estate ed Olive: occhio a non mangiarne tante soprattutto durante l’aperitivo

Di Valentina Ambrosetti
Olive aperitivo

Le olive sono lo snack preferito degli aperitivi estivi, occhio però a non abusarne

Nere o verdi, le olive contengono grassi sani, vitamine, minerali e, grazie ai loro antiossidanti, abbattono i radicali liberi e combattono lo stress ossidativo.  Le olive sono buone per proteggere il cuore e le arterie grazie ai loro acidi grassi monoinsaturi, che aiutano ad abbassare i livelli di colesterolo cattivo aumentando il colesterolo buono insieme ad altri grassi polinsaturi omega-3 e 6.

Contro lo stress e a favore della bellezza della pelle

Gli antiossidanti in essi contenuti, come il beta-carotene, precursore della vitamina A, contrastano i danni provocati dai radicali liberi e dallo stress ossidativo, proteggendo la salute visiva e la bellezza della pelle, che trova in essi degli affidabili alleati contro le smagliature.

Le olive hanno l’ingrediente più potente, l’oleocantale, una potente sostanza analgesica e antinfiammatoria molto simile all’ibuprofene, il principio attivo dei FANS usati per curare l’artrite e i reumatismi.

C’è anche una buona quantità di niacina, vitamina B3 per un sistema nervoso forte e un’altissima percentuale di potassio, 432 g per etto, necessario per il controllo:

  • meccanismi neuromuscolari
  • Frequenza del battito cardiaco
  • ritenzione idrica.

Contro la debolezza e buone per lo stomaco

Nel gruppo dei minerali ci sono due campioni dei globuli rossi, rame e ferro, la cui presenza combatte stati di debolezza e anemia, oltre a mal di testa e problemi intestinali, uniti a molta fibra, che giova all’apparato digerente. Hanno anche la funzione di stimolare l’appetito e la funzione di disintossicazione del fegato.

Quante olive puoi mangiare al giorno?

Ogni giorno per una dieta equilibrata si possono consumare 8 olive verdi e 6 nere (più calorie, 234 calorie contro 142, per 100 g), magari sostituendo una porzione di olio extravergine di oliva come condimento in un’insalata o in un piatto di pasta con pomodoro o rucola.

A seconda del tipo di lavorazione, le olive presentano una diversa percentuale di sodio (la cui presenza in tutte le varietà, però, favorisce la salatura leggermente diversa di ricette e l’utilizzo in quantità limitate).

 

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