Emissioni nette di bond sovrani, BTP ovviamente inclusi, per un valore di quasi 500 miliardi di euro, nel corso del 2023: è quanto prevedono gli analisti di Barclays Bank, che si focalizzano sui debiti che i governi dell’area euro dovranno emettere per finanziare le misure di sostegno che stanno varando contro il #caro energia #carobollette, nel disperato tentativo di blindare le famiglie e le imprese, stremate dalla fiammata dell’inflazione. “Europe Needs €500 Billion in Cash After Losing Top Bond Buyer“: è il titolo dell’articolo di Bloomberg.
Ovvero: “L’Europa ha bisogno di 500 miliardi di euro di cash dopo aver perso il principale acquirente di bond”.
Riferimento, ovviamente, alla Bce che, per ben otto anni, ha allegramente stampato moneta e acquistato i nuovi bond emessi dell’area con il ben noto bazooka Quantitative easing.
La verità nuda e cruda per l’Europa è che “i governi dovranni trovare nuovi finanziatori”.
Vale per l’Italia, la cui vulnerabilità è come al solito rimarcata, ma vale per tutti i paesi dell’area euro:
“Con l’inverno alle porte, i governi europei stanno stilando in modo febbrile programmi di aiuti per proteggere i loro cittadini dal balzo dei costi energetici scatenato dall’invasione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin. Ci sono tetti ai prezzi dell’elettricità in Francia, sconti alla benzina in Italia e sussidi per le bollette del riscaldamento in Germania”, si legge nell’articolo di Bloomberg.
Ma “queste misure costano molti soldi, contribuendo ad aumentare i fabbisogni di finanziamento dell’area, ben oltre i livelli storici, e per il quarto anno consecutivo”.
Governo Meloni & Co alla ricerca di nuovi finanziatori
Il risultato è che i governi di Roma (leggi governo Meloni), di Parigi, di Berlino, solo per citare quelli delle principali economie dell’Eurozona, dovranno procedere all’emissione di nuovi debiti per finanziare misure di una tale portata.
E non solo Barclays ma anche altri economisti, in generale, hanno riferito a Bloomberg di stimare che i governi dell’area euro saranno costretti a vendere nuovo debito nel mercato dei bond, nel corso del 2023, fino a 500 miliardi di euro su base netta.
La domanda è: chi comprerà questi bond?
Il punto, si legge nell’articolo di Bloomberg è che, chi investe in BTP & Co, scottato dallo stesso balzo dell’inflazione che la Bce sta tentando di zavorrare, non è certo dell’umore giusto per tollerare in questo momento una tale quantità di stimoli fiscali, una “fiscal largesse”, come la definisce Bloomberg”.
E la storia recente insegna.
Bloomberg cita la brutta fine che ha fatto il governo britanni