Farina e caffè subiranno rincari

Di Redazione Fn24
il caffè che fa bene alla salute

Oltre ai rincari di benzina, gas, elettricità, latte, zucchero ed uova arrivano anche quelli di caffè e farina e la colazione all’italiana potrebbe essere compromessa da pesanti aumenti.

La colazione al bar “potrebbe presto diventare un lusso da ricchi”. Lo denuncia Assoutenti, che lancia l’allarme sulle tensioni generate dai rincari  dei prezzi delle materie prime che interessano il comparto della ristorazione, a partire dai bar da caffè e farina, due ingredienti fondamentali della colazione all’italiana. Aumentando la farina infatti aumenteranno i tanto amati cornetti e aumentando il caffè anche L’Espresso italiano e il cappuccino subiranno la stangata. E come reagiranno gli italiani? Soprattutto quelli abituati a dirigersi al bar quotidianamente prima di dirigersi a lavoro?

Assoutenti afferma: “Da inizio anno le quotazioni del caffè sono aumentate dell’80%, quelle del latte del 60%, lo zucchero segna un +30%, le uova +26% e il cacao +20%”.

“La classica colazione con cappuccino e cornetto consumata al bar potrebbe passare da una media di 2,4 euro attuali al record di 3,4 euro come conseguenza dei rincari di latte, caffè, zucchero, farine, burro, ecc., con un aumento del +41,6%. Per la classica tazzina di caffè espresso, invece, i listini potrebbero passare dagli attuali 1,09 euro a 1,50 euro, con un aumento del +37,6%”.

Un caro-colazione che modificherebbe fortemente le abitudini dei consumatori, portando un numero crescente di cittadini a rinunciare all’appuntamento quotidiano con il bar”è la conclusione del presidente di Assoutenti.

Si muove anche l’Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori (Ancc-Coop) che lancia l’allarme. “Motivati da questi rincari stanno arrivando richieste di aumento dei listini nazionali da parte di molti produttori di beni alimentari e di largo consumo. Si rischia un’inflazione da costi sui consumatori che potrebbe essere un freno formidabile alla ripresa del Paese. Quel che è da capire è se si tratti soltanto di una fiammata o se questo andamento è destinato a diventare un fatto strutturale con ricadute sui consumatori“.

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