“Il mare incanta, il mare uccide, commuove, spaventa, fa anche ridere, alle volte, sparisce, ogni tanto, si traveste da lago, oppure costruisce tempeste, divora navi, regala ricchezze, non dà risposte, è saggio, è dolce, è potente, è imprevedibile. Ma soprattutto: il mare chiama.”
Con questa citazione di Alessandro Baricco apriamo questo articolo dedicato alla Giornata Mondiale dedicata agli oceani sempre più a rischio secondo il nuovo rapporto del WWF che mostra come il cambiamento climatico abbia già modificato, a volte in modo irreversibile, alcuni dei più importanti ecosistemi marini.
Circa 1.000 specie diverse si sono già adattate alla vita nelle calde acque del Mediterraneo e stanno sostituendo quelle endemiche poiché le condizioni meteorologiche sempre più estreme erodono le fragili alghe e le barriere coralline minacciando le nostre città e le nostre coste.
In occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, il WWF mostra come il cambiamento climatico abbia già modificato, a volte in modo irreversibile, alcuni dei più importanti ecosistemi marini del Mediterraneo, con ripercussioni su settori come la pesca e il turismo, nonché cambiamenti anche nei nostri consumi di pesce. Sono necessarie azioni urgenti per ridurre ulteriormente le emissioni di gas serra e adattarsi alla nuova realtà di un mare destinato a scaldarsi.
L’impatto della crisi climatica è solo il primo dei temi della campagna “GenerAzioneMare” del WWF Italia che durerà per tutta l’estate. Volontari, esploratori, marinai, subacquei e apneisti hanno partecipato alla difesa collettiva del nostro Capitale Blu. Nei prossimi giorni verrà lanciato il calendario degli eventi, insieme al Manifesto della Campagna con gli Obiettivi di Tutela 2021.
Con l’aumento delle temperature del 20% più veloce della media mondiale e l’innalzamento del livello del mare che dovrebbe superare il metro entro il 2100, il Mediterraneo sta diventando il mare più salato e con il riscaldamento più rapido del pianeta.
Un nuovo rapporto del WWF “The Climate Change Effect in the Mediterranean: Stories from an overheating sea” mostra i 6 principali impatti dei cambiamenti climatici su tutta la biodiversità marina, nonché l’entità dei cambiamenti associati nelle principali specie ittiche e habitat, con implicazioni per mezzi di sussistenza delle comunità locali. Il WWF mette in luce la pericolosa relazione tra gli impatti climatici e gli attuali impatti umani sulla vita marina, come la pesca eccessiva, l’inquinamento, lo sviluppo costiero antropogenico e la navigazione, che hanno già ridotto significativamente la sostenibilità ambientale del nostro mare, ovvero la capacità di rigenerarsi.