Glossario di Borsa: la parola del giorno è stacco dei dividendi

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura

Secondo appuntamento settimanale per “fare due chiacchiere con la signora Borsa”.

Eccoci al secondo appuntamento della rubrica “Il glossario della borsa” dove, ogni sabato, pubblichiamo una spiegazione di un termine che ci accompagnano durante questa settimana. Ribadiamo L’intento è quello di avvicinare al “magico mondo di indici, incrementi, percentuali, cambiamenti, scambi e chi ne ha più ne metta” anche coloro che non sono “addetti ai lavoro”.

La parola di oggi è “stacco dei dividendi” ispirato proprio a ciò che è accaduto questo lunedì in Piazza Affari e che ha coinvolto ben 18 aziende del paniere.

Si definisce “stacco dividendi la distribuzione dividendi ovvero quando la società decidi di dividere una parte dei ricavi ai soci. Questo termine però non deve essere confuso con “lo stacco cedola” che invece è la quota di interesse che periodicamente viene corrisposta al possessore di un’obbligazione. In definitiva mentre per le azioni parliamo di   stacco dividendi, in caso di obbligazioni ci riferiamo allo stacco cedola.

Significativo è stato lo stacco dei dividendi del 24 maggio. I prossimi si avranno a fine giugno e riguarderanno alcuni titoli del paniere come :

  • BANCA GENERALI ( Prima tranche tra 15 ottobre e 31 dicembre 2021, Seconda tranche tra 15 gennaio e 31 marzo 2022)
  • ENEL (19 luglio 2021)
  • EXOR (21 giugno 2021)
  • GENERALI ( La prima tranche c’è stata il 24 maggio, la seconda tranche 18 ottobre 2021)
  • HERA ( 5 luglio 2021 )
  • PIRELLI (21 giugno 2021)
  •  POSTE ITALIANE (21 giugno 2021)
  • SNAM (21 giugno 2021)
  • STM ( ecco le date delle 4 tranche: 21 giugno 2021, 20 settembre 2021, 13 dicembre 2021, 21 marzo 2022)
  • TELECOM ITALIA (21 giugno 2021)
  • TERNA (21 giugno 2021)

Lo stacco dei dividendi influenza anche la “vendita titoli” : in prossimità di uno stacco dividendi, se in titolo è in crescita risulta abbastanza irrilevante, se invece il titolo è in perdita, conviene vendere prima dello stacco per evitare la tassazione sul dividendo (il dividendo esattamente come la plusvalenza è tassato infatti al 26%). Sempre preferibile quindi comprare un titolo dopo lo stacco.

Un’ altro giorno da attenzionare sarà quindi il prossimo 21 giugno.

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