Si crede spesso che un pasto corretto debba comprendere il primo, il secondo contorno, la frutta e il pane. In realtà non è così, semplice significa facilmente digeribile.
Ogni tipologia di alimento necessita di enzimi diversi per la digestione e assorbimento, quindi idealmente dovremmo consumarne una per volta e costantemente preceduta dalle verdure.
Alimenti mal associati possono provocare fermentazioni fastidiose, soprattutto quando il pasto è fatto assumendo un primo piatto, secondo e frutta. Alimenti diversi richiedono la digestione di enzimi specifici, ognuno dei quali viene attivato a un determinato livello di pH. Se due alimenti entrano contemporaneamente nel nostro apparato digerente, richiedendo enzimi e pH diversi e questo può essere causa di una cattiva digestione. Il cibo non digerito causa processi di fermentazione e putrefazione nello stomaco e nell’intestino con il rilascio di gas e altre sostanze tossiche, che vengono parzialmente riassorbite ed entrano nel flusso sanguigno. La conseguenza è l’indebolimento delle difese organiche, che nella maggior parte dei casi spiega la comparsa di malattie come tonsilliti, bronchiti, otiti, cistiti, vaginiti, ecc. Inoltre, abbiamo segni ben noti di cattiva digestione, come mal di testa, bocca appiccicosa, gonfiore, sonnolenza e stitichezza.
Prima di ogni pasto è importante consumare una verdura, per esempio un’insalata. Le verdure vanno consumate preferibilmente crude e prima dei pasti per regolare i livelli di zucchero nel sangue, avere senso di sazietà. Aiutano a digerire meglio grazie agli enzimi presenti, che garantiscono un migliore assorbimento, prevengono la fermentazione, riducono la probabilità di allergie e intolleranze perché allenano il sistema immunitario.
I cereali integrali stimolano le difese immunitarie, hanno effetti antinfiammatori, prevengono il diabete e riducono il grasso addominale. Nel caso di una persona con sindrome dell’intestino irritabile, può essere una buona idea mangiare alcuni cereali integrali fino a quando non viene ripristinato un certo benessere nell’intestino. I cereali senza glutine includono: riso, miglio, grano saraceno, avena, quinoa ed amaranto. Sono consigliati e buoni alleati della salute.
Il pane bianco appartiene alla categoria dei prodotti da forno industriali, quindi il suo utilizzo è sconsigliato, sia per la presenza di farine raffinate, sia per il contenuto di lievito di birra. Per questo motivo, agli amanti del pane si consiglia di sostituirlo con il pane di segale a lievitazione naturale. Il lievito madre rallenta l’assorbimento degli zuccheri della farina, previene allergie e celiachia, gonfia di meno, i minerali contenuti vengono assorbiti meglio, nutre la flora batterica e contiene fibra solubile con effetto emolliente antinfiammatorio.