Il bonus da 200 euro una tantum per i lavoratori con redditi fino a 35mila euro e per i pensionati

Di Gianluca Perrotti 2 minuti di lettura
bonus 550 euro

Arriva un nuovo incentivo per i lavoratori che guadagnano meno di 35000 euro e per i pensionati. Sarà anticipato dal datore di lavoro

Le spese delle famiglie e delle persone salgono e il Consiglio dei ministri ha varato ieri sera un decreto legge da 14 miliardi che sosterrà il reddito di 28 milioni di italiani. Per i pensionati e i dipendenti sotto i 35mila euro di reddito ci sarà anche un ulteriore bonus di 200 euro. Il taglio delle accise sui carburanti di 25 centesimi/litro è prorogato fino all’8 luglio.

Il bonus di 200 euro non sarà un sostegno costante ma cerchiamo di comprendere come funzionerà. La prima domanda che si fanno tutti è “Come verrà elargito  il bonus da 200 euro una tantum per i lavoratori con redditi fino a 35mila euro e per i pensionati, misura contenuta nel dl approvato oggi dal Cdm?”

Interviene il governo e chiarisce il premier Mario Draghi in conferenza stampa:  “Sui pensionati non c’è molta difficoltà a capire come lo avranno, mentre per i lavoratori dipendenti saranno i datori di lavoro ad erogarlo, che lo recupereranno al primo pagamento di imposta utile  Non è che anticipano e non lo vedono più o lo rivedono dopo un anno, ma vengono ristorati al primo pagamento utile”.

Il premier Draghi continua soffermandosi anche sull’inflazione e sulla ripresa economica del Belpaese: “L’impegno del governo nel sostenere l’economia, le famiglie e le imprese non diminuisce. Resta intenso, determinato, deciso come prima. L’incertezza resta molto forte, quindi noi intendiamo fare tutto quello che è necessario. I provvedimenti di oggi valgono 14 miliardi che si aggiungono ai 15,5 miliardi dei provvedimenti precedenti. L’abbiamo fatto senza ricorrere a scostamenti di bilancio. L’inflazione può certamente frenare la ripresa e dipende dal costo dell’energia, aumentato per il conflitto ucraino. Sono situazioni temporanee che vanno affrontate con strumenti eccezionali senza i quali si rischia di creare condizioni permanenti di debolezza economica e di povertà”. 

 

 

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