Il contratto di affitto si può recedere prima: ecco come e quando

Di Redazione Fn24
Fisco, tasse e tributi

(QuiFinanza.it) È possibile recedere dal contratto di affitto? In cosa consistono i gravi motivi per i quali è possibile dare disdetta? Nel momento in cui sottoscrivono un contratto di affitto il locatore ed il conduttore hanno diritti diversi, nel momento in cui abbiano intenzione di dare disdetta. Il locatore può recedere solo e soltanto nei casi che sono previsti espressamente dalla legge. Il conduttore può farlo liberamente, quando all’interno del contratto è presente la clausola di recesso libero. In assenza di questa particolare clausola, potrà dare disdetta solo e soltanto in presenza di gravi motivi.

Anche quando dovessero verificarsi i cosiddetti gravi motivi, il conduttore deve obbligatoriamente rispettare alcuni adempimenti, tra i quali rientra l’onere della comunicazione del preavviso di almeno sei mesi, che deve essere espletato attraverso una raccomandata.

Ma in cosa consistono i gravi motivi, che possono permettere di recedere da un contratto d’affitto? I gravi motivi possono essere oggettivi, nel momento in cui dipendono da cause del tutto estranee alla volontà del conduttore, o essere soggettivi, quando le cause, anche indirettamente, sono attinenti al conduttore. Ma cerchiamo di capire quando quest’ultimo ha la possibilità di recedere dal contratto di affitto e come si deve comportare per non commettere errori.

Contratto di affitto: il recesso anticipato del conduttore

È bene ricordare, in questa sede, che il contratto di affitto costituisce un vero e proprio vincolo giuridico tra il proprietario di un immobile e l’inquilino. Cosa succede, però, nel caso in cui quest’ultimo dovesse decidere di interrompere anticipatamente il proprio contratto?

L’inquilino – o conduttore che dir si voglia – ha la possibilità di risolvere in maniera anticipata il contratto di affitto, andando ad interrompere il rapporto giuridico con il proprietario dell’immobile. Questa particolare situazione si può venire a verificare nel momento in cui si verificano particolari casi: l’inquilino, ad esempio, deve trasferirsi in un’altra città per motivi di lavoro. Tra i casi che possono portare alla rescissione del contratto di affitto ci possono essere:

  • il proprietario che non ga mantenuto le promesse fatte in fase contrattuale;
  • l’immobile risulta inagibile.

A prevedere la possibilità, da parte dell’inquilino, di recedere dal contratto di affitto è lo stesso Codice Civile. Nel momento in cui questa opportunità viene applicata, il contratto di locazione viene interrotto prima della scadenza prevista, sempre che le parti prendano delle intese


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