In Italia esiste ancora il lavoro minorile: ecco perché migliaia di bambini continuano ad essere sfruttati

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
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(Money.it) Il lavoro minorile esiste ancora ed è una vera e propria piaga per l’Italia. Secondo l’ultima stima di Save The Childrennel nostro Paese ancora centinaia di migliaia di bambini e adolescenti vengono impiegati in vere e proprie esperienze di lavoro, creando loro problemi dal punto di vista fisico e psicologico.

In Italia, per legge, l’età da cui si può iniziare a lavorare è 16 anni, i dati mostrano che la soglia non è affatto rispettata. Si tratta quindi di un vero e proprio allarme sociale, che il governo Meloni dovrà necessariamente tentare di risolvere nei prossimi mesi.

Lavoro minorile, quanti bambini lavorano in Italia?

L’associazione parla di 336mila bambini e adolescenti tra i 7 e i 15 anni – pari al 6,8% , quasi 1 minore su 15 – che hanno avuto esperienze di lavoro. Il 27,8% dei 14-15enni (58mila adolescenti) che dichiarano di aver lavorato almeno una volta, poi, ha svolto lavori dannosi, soprattutto per il proprio percorso scolastico. Tra i 14-15enni, in generale, 1 su 5 lavora o ha lavorato e, tra questi ultimi, più di uno su 10 ha iniziato a lavorare a 11 anni o prima.

La relazione tra lavoro e giustizia minorile

La nuova indagine nazionale “Non è un gioco” condotta da Save the Children e diffusa oggi alla presenza tra gli altri della ministra del Lavoro Marina Calderone, mostra anche la relazione


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