In spiaggia invasi dalla plastica. Una triste realtà per 47 spiagge in 13 regioni

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura

Nel 2021 ad invadere le nostre spiagge la plastica che rappresenta l’84% dei detriti. Secondi in classifica i mozziconi di sigaretta, sacchetti e cotton fioc. Ciò è indicato nel dossier Beach Litter 2021.

Anche guanti usa e getta e mascherine chirurgiche, buttati e smaltiti in modo improprio, finiscono sulle nostre spiagge. Questa è una delle sfortunate conseguenze del Covid-19 e della nostra maleducazione. Risultato: le abbiamo trovate nel 72% delle nostre spiagge (maschere nel 68% delle spiagge esaminate, guanti usa e getta nel 26%).

La sfortunata classificazione dei rifiuti rinvenuti accanto al mare contiene arcicoli in plastica e polistirolo, mozziconi di sigarette, tappi, assorbenti e cotton fioc che, pur essendo banditi in Italia, sono presenti come detriti sulle nostre incantevoli spiagge. Ci sono ancora persone che continuano a buttarli nel water. Un terzo delle spiagge esaminate risulta essere inquinata dalla plastica che costituisce  il 90% del totale dei rifiuti tracciati, mentre il 72% delle spiagge monitorate aveva guanti, maschere o altri articoli usa e getta legati all’emergenza sanitaria Covid. Rinvenuti anche quest’anno, in 5 spiagge di Campania, Lazio e Sicilia, i dischetti utilizzati come biofilm carrier nei depuratori.

Un’indagine che ha coinvolto 47 spiagge in 13 regioni d’Italia (Abruzzo, Basilicata, Toscana, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Veneto), per un totale di 36.821 rifiuti rinvenuti un un’area di 176.100 mq.

Gli effetti del coronavirus quindi non hanno colpito solo la nostra economia ma anche le nostre spiagge che hanno una media di 783 rifiuti ogni 100 metri, in predominanza plastica, che rappresenta l’84% di tutti i rifiuti trovati. Un numero ben al di sopra della soglia di riferimento a livello europeo che definisce una spiaggia in buone condizioni ecologiche se presenta al massimo 20 rifiuti per 100 metri di costa.

Non seguiamo i cattivi esempi emersi dall’indagine, seguiamo invece la tendenza europea. Occhio quindi ai nuovi  incontri dell’estate 2021. La parola d’ordine che dobbiamo sposare è ecologia e soprattutto rispetto per la natura.

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