La protezione per Omicron aumenta in maniera rilevante con la dose booster

Di Valentina Ambrosetti 2 minuti di lettura
vaccino covid 19

Due dosi di vaccino Moderna sono meno efficaci contro la variante Omicron, ma la protezione aumenta grazie alla terza dose

La dose booster aumenta in maniera rilevante la protezioni contro Omicron. Si analizzano i primi dati  sul vaccino anti-Covid di Moderna contro la variante Omicron di Sars-CoV-2: da un lato dopo le due dosi del ciclo con 2 dosi i titoli degli anticorpi neutralizzanti, pur rilevabili, sono risultati significativamente inferiori per Omicron rispetto al virus originario wild-type, dall’altro lato la terza dose  ha mostrato di aumentare significativamente le difese.

Moderna, informa via Twitter , comunica quanto emerso da un primo sguardo dato alla valutazione del vaccino e del booster da 50 microgrammi (dose dimezzata rispetto a quelle che si inoculano nel ciclo primario) contro il nuovo mutante: “Dopo la serie primaria a 2 dosi del nostro vaccino  le persone avevano titoli di anticorpi neutralizzanti rilevabili contro Omicron”, ma “erano significativamente inferiori rispetto al virus wild-type”. Una dose booster del vaccino mRNA-1273 al livello di dose di 50 µg ha aumentato significativamente i titoli degli anticorpi neutralizzanti anti-Omicron. Questi e altri dati sono stati inviati a un server in cui vengono pubblicati i lavori in versione prestampa (non ancora sottoposti a revisione fra pari), in modo da essere subito disponibili.

Moderna scrive: “Sono incoraggianti questi dati iniziali. Stiamo lavorando attivamente sulla nostra strategia in 3 parti per affrontare la variante Omicron. Ci aspettiamo dati su un booster di 100 microgrammi e sui nostri approcci al vaccino multivalente a mRna nella prossima settimana”.

intanto Paul Burton, capo dei ricercatori di Moderna, durante un incontro a Londra con i parlamentari del comitato scientifico e tecnologico della Camera dei comuni afferma: “Omicron rappresenta una vera minaccia. Non credete che Omicron sia una versione più lieve e meno grave del virus attuale. E’ probabile  che ‘nei prossimi mesi la variante Omicron e quella Delta del Covid-19 coesisteranno. Quella causata da Omicron direi che in realtà è una malattia grave”.

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