Lavorare al Sud Italia: quali settori scegliere se non si vuole abbandonare il Mezzogiorno

Di Valentina Ambrosetti 3 minuti di lettura
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Il Sud Italia è una regione ricca di storia, cultura e bellezze naturali, e negli ultimi anni sta attirando sempre più attenzione per le opportunità di lavoro che offre.

Ecco alcuni dei lavori più richiesti in questa regione.

  1. Turismo: il turismo è un settore in continua espansione in tutto il Sud Italia, e ci sono molte opportunità di lavoro in questo settore, dalla gestione di alberghi e ristoranti alle attività turistiche.
  2. Edilizia: l’edilizia è un settore in forte crescita in tutto il Sud Italia, con molte opportunità per ingegneri, architetti, muratori e altri lavoratori del settore edile.
  3. Servizi finanziari: il Sud Italia sta attirando sempre più investimenti e c’è una forte domanda di professionisti dei servizi finanziari, come consulenti finanziari, banchieri e analisti finanziari.
  4. Tecnologia dell’informazione: la tecnologia dell’informazione è un settore in forte crescita in tutto il mondo, e anche nel Sud Italia ci sono molte opportunità di lavoro per programmatori, sviluppatori di software e tecnici dell’informazione.
  5. Agricoltura: l’agricoltura è un settore importante nel Sud Italia, con molte opportunità di lavoro per agricoltori, tecnici agricoli e altri lavoratori del settore.
  6. Sanità: la sanità è un settore importante in tutto il mondo, e anche nel Sud Italia ci sono molte opportunità di lavoro per medici, infermieri, tecnici sanitari e altri professionisti della salute.

Alcuni dati ISTAT dell’inizio del 2023

L’Istat ha comunicato che a dicembre 2022, rispetto al mese precedente, sono aumentati occupati e disoccupati mentre sono diminuiti gli inattivi. “Dopo il calo registrato a novembre, l’occupazione torna a crescere per effetto dell’aumento dei dipendenti permanenti e degli autonomi”, spiega l’Istituto nazionale di statistica.

L’occupazione cresce (+0,2%, pari a +37 mila) per uomini, donne, dipendenti permanenti, autonomi e per tutte le classi d’età a eccezione dei 25-34enni, tra i quali diminuisce; risultano in calo anche i dipendenti a termine. Il tasso di occupazione sale al 60,5% (+0,1 punti).

Aumentano le persone  in cerca di lavoro  (+0,1%, pari a +2 mila unità rispetto a novembre) tra le donne, i 25-34enni e i maggiori di 50 anni. Il tasso di disoccupazione totale è stabile al 7,8%, quello giovanile cala al 22,1% (-0,5 punti).

Il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,4%, pari a -54 mila unità) subisce un calo e coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età. Il tasso di inattività subisce un decremento al 34,3% (-0,1 punti).

 

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