Lavoro dipendente: quando è compatibile con la partita Iva

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
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(QuiFinanza.it) L’attività libero professionale, esercitata con la partita Iva, è compatibile con lo svolgimento di un lavoro come dipendente? Sì, la risposta è affermativa. I contribuenti hanno la possibilità di esercitare contemporaneamente le due diverse attività, ma è necessario verificare che il contratto di lavoro sottoscritto non precluda questa attività. O non contenga delle clausole di non concorrenza. È bene precisare, inoltre, che l’attività autonoma esercitata con la partita Iva non può essere esercitata nelle ore nelle quali si svolge il lavoro dipendente.

In altre parole un lavoratore dipendente ed abbia intenzione di avviare un’attività in proprio ha la possibilità di farlo, senza necessariamente dover dare le dimissioni. L’importante è fare ogni passo correttamente e prestare la massima attenzione a tutti i risvolti fiscali e contabili delle varie operazioni che si stanno effettuando.

Lavoro dipendente ed autonomo: sono compatibili?

Non è possibile dare una risposta univoca a questa domanda: la situazione lavorativa di ogni individuo è personale ed è diversa da quella dei suoi colleghi. Quindi non ci può essere una risposta valida per tutti. Prima che un lavoratore dipendente decida di aprire una partita Iva deve prendere in considerazione tre variabili diverse:

  • la possibilità concreta di avviare una qualsiasi attività economica con una partita Iva;
  • la sussistenza di eventuali obblighi contrattuali sottoscritti con il datore di lavoro;
  • essere un dipendente pubblico od uno del privato.

Ma cerchiamo di andare ad analizzare con precisione queste variabili e verificare cosa comportino.

È realmente necessario aprire una partita Iva

La prima domanda che è necessario porsi è se l’attività richieda realmente l’apertura di una partita Iva. In alcuni casi, infatti, questa operazione potrebbe non essere necessaria: le casistiche sono davvero poche, ma è necessario tenerne conto.

Potrebbe non essere necessario aprire la partita Iva per le prestazioni professionali non abituali: si tratta di quei lavori in cui la componente intellettuale prevale sull’organizzazione del lavoro e sui mezzi. È il caso, ad esempio, di una consulenza fornita ad un amico per dargli una mano ad utilizzare un software. In questo caso possono essere utilizzate le prestazioni di lavoro autonomo occasionale.

Un’altra situazione di ques


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