(Money.it) L’alluvione in Emilia Romagna porterà gravissimi danni anche al settore della distribuzione e di conseguenza ai consumatori. La regione è uno dei maggiori poli produttivi nazionali per quanto riguarda le coltivazioni e gli allevamenti. Gli allagamenti degli ultimi giorni hanno soffocato le radici di migliaia di alberi che a questo punto andranno estirpati. Conseguenze drammatiche anche per gli allevamenti di bovini, maiali, pecore e capre con migliaia di aziende finite sott’acqua e centinaia di capi perduti.
Ci sono filiere che coprono anche il 20% del fabbisogno nazionale e che senza l’approvvigionamento dall’Emilia si troveranno in seria difficoltà. Oltre al rischio di non trovare frutti come pesche, kiwi, albicocche, susine, c’è anche il rischio di trovarle a caro prezzo. Già prima dell’alluvione Coldiretti aveva informato di un aumento dei prezzi del 7,6%. Dopo questa tragedia è immaginabile un altro rincaro.
Milioni di alberi da estirpare e anni prima di tornare a pieno regime
La situazione per l’agricoltura in Emilia Romagna è drammatica. Si stima che già circa 10-15 milioni di alberi da frutto s
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