L’Europa unita contro il caro energia: parola di Ursula von der Leyen

Di Alessio Perini 3 minuti di lettura

Sul caro energia si fa avanti anche l’Unione europea. Dobbiamo agire per attenuare l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia, diversificare le fonti di approvvigionamento di gas p e accelerare la transizione verso l’energia pulita. Si parte con la strategia UE REPowerEU

Il piano UE REPowerEU  nasce a seguito degli attuali conflitti bellici con lo scopo di creare un vero e proprio piano anti shock energetico per l’Europa, che continua ad acquistare gas da Mosca, da cui dipende per il 45% del fabbisogno energetico. La volontà e lo scopo dell’Europa è quella di azzerare la dipendenza dal gas russo entro il 2030.

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione UE , afferma: “dobbiamo agire ora per attenuare l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia, diversificare le fonti di approvvigionamento di gas per il prossimo inverno e accelerare la transizione verso l’energia pulita. Quanto più velocemente passeremo alle energie rinnovabili e all’idrogeno, associati a una maggiore efficienza energetica, tanto più velocemente saremo di fatto indipendenti e in controllo del nostro sistema energetico”.

Commenta anche la Commissaria per l’Energia dell’Unione Europea, Kadri Simson, che afferma: “l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha aggravato la situazione della sicurezza dell’approvvigionamento e portato i prezzi dell’energia a livelli senza precedenti. Per le restanti settimane di quest’inverno l’Europa dispone di quantità di gas sufficienti, ma dobbiamo ricostituire urgentemente le riserve per il prossimo anno. La Commissione proporrà pertanto che entro il 1º ottobre gli impianti di stoccaggio di gas nell’UE siano riempiti almeno al 90 %. Abbiamo inoltre delineato la regolamentazione dei prezzi, gli aiuti di Stato e le misure fiscali intesi a proteggere le famiglie e le imprese europee dall’impatto dei prezzi eccezionalmente elevati”.

Cosa intende fare l’Europa?

Il piano REPowerEU si basa sui seguenti punti:

  • incrementare le importazioni da fornitori non russi e diversificare gli approvvigionamenti di gas;
  • incrementare  i volumi di produzione e di import  di biometano e idrogeno rinnovabile;
  • ridurre l’uso dei combustibili fossili in tutti i settori come: edilizia e industria
  •  migliorare l’efficienza energetica con le energie rinnovabili e l’elettrificazione
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