Scatta “emergenza acqua a causa della siccità a Milano e nel resto della Lombardia ” ed anche un’ordinanza per questa estate 2022
A renderlo noto utilizzando i suoi canali social è il sindaco di Milano Giuseppe Sala:
“L’emergenza persiste e bisogna prendere provvedimenti. Ieri la Regione Lombardia ha decretato lo stato di emergenza idrica fino al 30 settembre e riteniamo giusto fare la nostra parte, adottando un’ordinanza che inviti cittadine e cittadini a ridurre al minimo l’uso di acqua potabile sia di uso domestico che per irrigare prati, giardini privati e pulire terrazzi e cortili. Disporrò, inoltre, le seguenti misure emergenziali: chiusura di tutte le fontanefatte salve quelle dove sia presente fauna e flora e i laghetti/rogge dei parchi cittadini; sospensione dell’irrigazione a spruzzo dei prati e delle aree verdi, eccetto l’irrigazione a goccia che interessa i nuovi impianti di alberi che devono essere preservati. Le fontanelle cittadine resteranno aperte, visto le temperature ormai da settimane sopra i 30 gradi e l’arrivo di una nuova ondata di colore”.
Non solo siccità ma anche un conseguente rischio Blackout a causa dei consumi energetici più impattanti per il grande caldo e la corsa ai condizionatori.
“Per ridurre i consumi di energia e quindi per abbassare il rischio di blackout si raccomanda di mantenere la temperatura di uffici, negozi, abitazioni a 26 gradi. Tutti i negozi dovranno tenere le porte chiuse anche in presenza di lame d’aria e mantenere la temperatura non al di sotto dei 26 gradi. Infine ho richiesto l’attivazione dei pozzi geotermici privati con scarico in corpi idrici per aumentare al massimo l’alimentazione di ogni roggia, cavo o colatore”.
Un decreto del presidente Attilio Fontana, valido fino al 30 settembre attiva lo stato di emergenza regionale e il sistema regionale di protezione civile e raccomanda a tutti i cittadini “di utilizzare l’acqua in modo estremamente parsimonioso, sostenibile ed efficace, limitandone il consumo al minimo indispensabile”. I Comuni dovranno limitare anche l’impiego dell’acqua potabile e la Regione dovrà mettere disposizione dei sindaci uno schema di ordinanza su risparmio idrico e limitazioni per l’uso dell’acqua potabile, raccomandandone l’adozione, inviandone copia all’ente per monitorarne l’adozione sul territorio.