Mobbing: esistono diverse forme e si utilizzano diverse strategie a volte anche difficili da capire

Di Gianluca Perrotti 3 minuti di lettura

Sono davvero numerose e a volte così strategiche da non essere comprese nenache se si è vittima: ecco una breve guida alle principali tipologie di mobbing

Verticale: Il comportamento aggressivo e ostile è praticato ai danni  della vittima da chiunque occupi una posizione gerarchica diversa. Molto spesso lo scopo è quello di indurre la vittima al licenziamento.

Discendente quando è esercitato da superiore Nei confronto di un sottoposto. Invece, è ascendente verticale quando il comportamento è messo in atto da sottoposti, o dipendenti dello stesso livello  lavorativo ma con mansioni differenti o appartenenti ad aree differenti.

Il vertical mobbing si presenta come un comportamento vessatorio messo in atto da un superiore o un leader nell’azienda di alto rango attraverso la strategia creata appositamente. Lo scopo è quello di penalizzare la vittima utilizzando e godendo del potere dell’autorità manageriale.

Orizzontale: il comportamento del vessatorio è compiuto nei confronti  di un lavoratore da parte dei colleghi con la stessa.   posizione gerarchica aziendale della vittima. Generalmente è messo in atto  per proibire  alla vittima  di fare carriera  e aprirsi una varco per la propria.

Trasversale: in questo caso il comportamento ostile è messo in atto da personae che si trovano al di fuori dell’ambito lavorativo ma che, d’accordo con il mobber interno al’azienda, creano terra bruciata entorno alla victima. La victima cercherà conforto nelle persone sbagliate mentre verrà a contatto con la loro indifferenza, il loro silenzio, divertimento e successiva emarginazione.

Strategico: Questa tipologia di mobbing si sviluppa nel grande interesse di allontanare i dipendenti “scomodi” o “non più utili”. Viene utilizzata soprattutto quando avvengono fusioni, ristrutturazioni e riorganizzazioni del personale. Tali mobbing includono sabotaggio, isolamento, controllo sulle azioni, azioni illegali.

Relazionale: è. Un mobbing relazionale cognitivo ed emotivo. Nel primo caso la vessazione psicologica riguarda il potere. Il mobber cerca di creare invidie tra colleghi e di metterli gli uni contro gli altri per trarne vantaggio. Nel mobbing relazionale emotivo, il comportamento psicologico aggressivo governa la personalità della vittima e il rapporto, spesso cattivi e polemici, con questa. I comportamenti del mobber sono spinti dalla paura nei confronti della vittima: gelosia, paura che il dipendente faccia carriera.

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