Nel Belpaese mancano le figure ultraspecializzate soprattutto tra i manager

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
Talenti manager

La cara Italia cerca talenti, per i manager super dotati ci sarebbero 1 milione  e 300 mila possibilità di impiego

In Italia l’Istat prevede una crescita costante del PIL sia nel 2021 (+ 4,7%) che nel 2022 (+ 4,4%), che sarà accompagnata da un aumento di possibilità di occupazione del mondo del lavoro.  Se scegliamo come unità di misura gli Ula (unità di lavoro), possiamo fare i seguenti pronostici: aumento nel 2021 del + 4,5% e nel 2022 del  + 4,1%.

L’andamento del tasso di disoccupazione però  rifletterà invece una graduale normalizzazione del mercato del lavoro, con un aumento quest’anno  quasi del dieci per cento (precisamente del 9,8%) e un leggero calo nel 2022 (9,6%).  Gli esperti del mondo della ricerca lavoro danno conferma di questa ripresa. Molto interessante da esaminare e diffondere sono i dati del Manpower Group Employment Outlook Survey (MEOS), che comprende 856 aziende in Italia (45.000 nel mondo in 43 paesi).

Le aziende, secondo Manpower Group, vedono nuovamente prospettive di assunzione in Italia per il terzo trimestre (luglio, agosto, settembre) del 2021, con il 15% dei datori di lavoro che prevede un aumento delle assunzioni, il 6% una riduzione e il 75% senza variazioni. La prospettiva netta sull’occupazione (saldo tra input e output), al netto degli adeguamenti stagionali  è +7% ( il tasso risulta molto positivo considerando gli ultimi due anni).

L’ultimo aggiornamento della newsletter mensile del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e Anpal, mostra che le oltre 560.000 opportunità offerte dalle imprese a giugno indicano anche una rinnovata domanda di lavoro. La cifra sale a circa 1,3 milioni se consideriamo trimestre giugno-agosto. Nonostante le dinamiche miste a livello settoriale e territoriale, questo mese la ricerca di personale dovrebbe addirittura superare quella registrata a giugno 2019. I settori trainanti sono l’industria alimentare, tecnologica ed elettronica, nonché i servizi, il turismo e il commercio, seguiti dall’edilizia. In particolare, l’industria punta a 163.000 domande per giugno (36.000 in più rispetto al mese scorso) e 378.000 per il trimestre. Circa 397 mila sono i contratti di lavoro che il settore dei servizi offrirà questo mese (+134 mila assunzioni). Nel 56% dei casi saranno contratti a tempo determinato, nel 19% a tempo indeterminato, nel 10% somministrazione e 5%  contratti studenteschi.

Anche la percentuale di aziende che intendono assumere è aumentata dal 12% di maggio al 15% di giugno. Quindi c’è una ripresa del mercato del lavoro? Sembra esserci una risposta affermativa a questa domanda, a seconda di quanto emerge dal confronto delle varie statistiche. Ad essere ricercati però giovani talenti o manager altamente specializzati. Figure nuove come Cloud Developer, Cloud Infrastructure Specialist, Data Engineer e Cybersecurity Specialist.

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