Nella sfida tra titani tecnologici, Amazon sarà l’ighlander?

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
Amazon

Ormai è noto a tutti che il comparto tecnologico è uno dei più forti rispetto ai venti contrari della pandemia.

I giganti americani che rientrano nell’abbreviazione FAANG, che sta per Facebook, Apple, Amazon, Netflix e Google, hanno registrato una crescita significativa durante la pandemia, supportando i record del Nasdaq. Un recente studio però mette in luce che soltanto uno dei cinque avrà sempre la strada spianata e quello è il colosso dell’e-commerce Amazon.

Una valutazione interessante, fatta da Zerid Osmani. Secondo Osmani, i quattro giganti rispetto alla creatura di Jeff Bezos dovranno affrontare barriere che potrebbero influenzare le entrate future: Facebook e Google per le questioni normative e fiscale, mentre Apple e Netflix se le daranno di santa ragione per il campo di azione comune.

AMAZON imbattibile, prezzi interessanti, anche a livelli moderni

Bezos continua a garantire un grande potenziale di investimento e, soprattutto, un profilo di rischio più incoraggiante. Questo perché il rivenditore online può trarre vantaggio da tendenze di crescita strutturale molto potenti e dominare alcuni settori, mentre l’amministrazione continua a investire miliardi nello sviluppo del business e probabilmente i prezzi di Amazon rimarranno interessanti anche a questi livelli.

Il destino degli altri quattro colossi

I FAANG sono diventati ancora più attraenti grazie al lockdown per una serie di ragioni. Ma quando la vita tornerà alla normalità, sarà appropriato concentrarsi su questi giganti della tecnologia?

Una rapida occhiata ai prezzi mostra che, ad eccezione della società madre Alphabet di Google, stanno tutti operando a livelli record con un aumento significativo dall’inizio dell’anno e sono motivati ​​a chiedere se possono crescere ulteriormente. In realtà esiste il rischio che queste società, che hanno ricevuto l’approvazione a causa del blocco, abbiano attratto troppi tassi favorevoli dagli investitori.

Google si trova in una situazione simile in quanto deve affrontare la crescente attenzione dei regolatori in termini di utilizzo dei dati, problemi di privacy ed evasione fiscale. Esporre se stessi a tali fattori imprevedibili è rischioso, dato che gli investitori non possono quantificare l’impatto che le variazioni delle norme o dei regolamenti fiscali possono avere sulle valutazioni. Apple e Netflix presentano anche una serie di rischi che non si riflettono nei prezzi elevati delle azioni.

Riguardo ad Apple e Netflix

Apple è generalmente benvenuta in molti portafogli, ma esiste la possibilità che il suo prezzo possa essere messo in discussione, soprattutto per quanto riguarda smartphone e tablet, con concorrenti come Samsung, che intendono attaccare l’azienda di Cupertino sul suo mercato. Prodotti alternativi a prezzi più bassi. Netflix, d’altra parte, incoraggiato dall’appello “resta a casa”, è sottoposto a continue pressioni concorrenziali per investire in contenuti costantemente nuovi, incidendo sul potenziale di entrate future, tenendo conto della forza della concorrenza. composto da nomi come Disney o Amazon Prime.

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