Nuove regole per il condono edilizio: la Cassazione stabilisce i limiti di volume

Di Valentina Ambrosetti 2 minuti di lettura
Settore edilizia

la Corte di Cassazione stabilisce i limiti volumetrici per gli abusi edilizi con ordine di demolizione

Abusi edilizi e limiti volumetrici

La Corte di Cassazione ha stabilito che non è possibile aggirare il limite di 750 metri cubi tramite il frazionamento artificioso di un immobile. Questo significa che se la cubatura eccede tale limite, sarà considerato un abuso edilizio e l’immobile potrà essere demolito.

La sentenza della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha sottolineato che non è consentito il frazionamento artificioso di un immobile al fine di eludere i limiti volumetrici. Ciò implica che se la cubatura totale di un immobile supera i 750 metri cubi, sarà considerato un abuso edilizio soggetto a ordinanza di demolizione.

La verifica degli abusi edilizi

Una verifica di presunto abuso edilizio può essere avviata in diverse circostanze. Oltre alle segnalazioni da parte dei cittadini, anche le autorità competenti e gli organi di controllo possono avviare le indagini. La recente sentenza della Corte di Cassazione riporta l’attenzione sugli abusi edilizi e la necessità di rispettare i limiti volumetrici stabiliti per evitare sanzioni o l’ordine di demolizione.

Conclusioni

La sentenza della Corte di Cassazione stabilisce che non è possibile aggirare il limite di 750 metri cubi attraverso il frazionamento artificioso di un immobile. L’obiettivo è quello di contrastare gli abusi edilizi e garantire il rispetto dei limiti volumetrici stabiliti. È importante tenere presente questi limiti al momento di realizzare nuove costruzioni o interventi edilizi al fine di evitare problemi legali e conseguenze indesiderate.

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