Pensione integrativa: quale scegliere e quali sono le domande da fare agli esperti?

Di Antonia De La Vega
anticipo sulla liquidazione

Per una pensione serena occorre muoversi in tempo e scegliere quella integrativa da aggiungere alla pensione già maturata durante la nostra carriera. Un passo oggi può significare una vita più serena un domani

La pensione integrativa mira a fornire una pensione da aggiungere alla pensione principale erogata dagli enti previdenziali con iscrizione obbligatoria all’INPS o fondi professionali: il contribuente, infatti, al termine della vita lavorativa può godere di una sorta di “seconda pensione” in quanto una rendita in aggiunta a quella maturata Ai sensi del D.Lgs. n. 252 del 2005 (articolo 2), dipendenti (pubblici e privati), soci e dipendenti di cooperative, lavoratori autonomi e autonomi, persone che svolgono lavoro non retribuito in relazione alle responsabilità familiari, i lavoratori interinali. Il lavoratore accede alla pensione integrativa in forma collettiva, se così prevista dal contratto di lavoro, o individualmente, attivando il fondo pensione aperto o PIP (nel primo caso, anche il datore di lavoro deve versare il contributo). Un lavoratore autonomo o libero professionista può aderire individualmente a un fondo pensione aperto o PIP.

I Fondi pensione possono essere:

  • Fondi negoziali: istituiti dai rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro nell’ambito della contrattazione nazionale, di settore o aziendale.
  • Fondi aperti: appartenenti a banche, imprese di assicurazione, società di gestione del risparmio e società di intermediazione mobiliare.
  • Piani Individuali Pensionistici PIP delle assicurazioni.
  • Fondo pensione preesistenti al Decreto Legislativo 124 del 1993 ( il decreto che ha disciplinato la previdenza integrativa) .

Pensandoci in tempo quando sono soddisfatti i requisiti per una pensione obbligatoria, con partecipazione alla pensione integrativa per almeno 5 anni, si può convertire la propria posizione individuale in una rendita vitalizia: viene pagata da una compagnia di assicurazioni con cui il piano pensionistico è convenzionato. Nella fase contributiva l’importo della rendita vitalizia può essere prelevato a titolo di anticipo o rimborso in relazione a determinate situazioni previste dalla legge e dal Fondo Pensione.

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