Pensioni artigiani e commercianti: contributi 2020

Di Redazione FinanzaNews24 4 minuti di lettura
Wall Street

L’Inps ha fissato l’importo dei contributi dovuti nel 2020 da artigiani e commercianti iscritti alle gestioni speciali. Le aliquote restano invariate rispetto allo scorso anno, ma cresce il minimale da versare per ottenere la copertura contributiva dell’anno pieno.

Pensioni artigiani e commercianti, i nuovi importi

I nuovi importi sono stati fissati dall’Inps nella circolare numero 28/2020. Resta quindi al 24% l’aliquota base per i titolari e collaboratori di età superiore ai 21 anni, mentre per artigiani e commercianti che non hanno ancora 21 anni l’aliquota è al 21,90% se artigiani e del 21,99% se commercianti. e continuerà ad incrementarsi annualmente in misura pari a 0,45 punti percentuali, sino al raggiungimento della soglia del 24%.

Confermato anche il versamento dell’aliquota aggiuntiva dello 0,09% per i commercianti per finanziare la stabilizzazione dell’indennizzo per la cessazione definitiva dell’attività commerciale.

Anche quest’anno continua a trovare applicazione – previa domanda dell’interessato – la riduzione del 50% dei contributi nei confronti degli autonomi con più di sessantacinque anni di età, già titolari di pensione a carico dell’istituto.

Contributi fissi artigiani e commercianti 2020

Per l’anno 2020, si applicano i seguenti costi contributivi fissi:

  • artigiani: 3.836,16 euro (titolari di qualunque età e coadiuvanti/coadiutori di età superiore ai 21 anni) ovvero 3.501,15 euro (coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 anni);
  • commercianti: 3.850,52 euro (titolari di qualunque età e coadiuvanti/coadiutori di età superiore ai 21 anni) ovvero 3.515,50 euro (coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 anni).

Minimali e massimali contributi Inps Artigiani e commercianti 2020

I costi contributivi riguardano la parte fissa, quindi occore versare le somme indipendentemente dal reddito conseguito. Tuttavia, se il lavoratore autonomo consegue un reddito superiore a 47.379 euro, occorre versare l’1% in più di contributi. Nel caso dell’artigiano l’aliquota aumenta al 25% e nel caso del commerciante l’aliquota si incrementa al 25,09%.

Esiste anche massimale, ossia un reddito oltre il quale non bisogna versare nulla all’Inps. Tale soglia si differenzia in base alla data di iscrizione del lavoratore alla gestione artigiani e commercianti. Nello specifico:

  • per i soggetti iscritti alla gestione con decorrenza anteriore al 1° gennaio 1996 o che possono far valere anzianità contributiva a tale data, il massimale di reddito annuo entro il quale sono dovuti i contributi IVS è pari ad 78.965 euro;
  • per i lavoratori privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, iscritti con decorrenza 1° gennaio 1996 o successiva, il massimale annuo è pari a 103.055.

Contributi e scadenze pagamenti

Gli artigiani e commercianti pagano i contributi fissi sul minimale imponibile per trimestri, che coincidono con le seguenti scadenze:

  • 18 maggio 2020;
  • 20 agosto 2020;
  • 16 novembre 2020;
  • 16 febbraio 2021.

Se il reddito conseguito è superiore a 15.953 euro, i termini di pagamento coincidono con quelli dell’IRPEF, con il meccanismo di saldo e acconto.

Articolo originale di Quifinanza.it.

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