Pensioni di reversibilità: le regole per il ricalcolo sono semplicissime

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Pensione

La recente sentenza della Corte Costituzionale (162/2022) ha portato importanti novità per i beneficiari delle pensioni di reversibilità. 

L’INPS procede d’ufficio al riesame dei trattamenti pensionistici interessati dalla sentenza della Corte Costituzionale, senza che sia richiesta alcuna domanda da parte del pensionato. Questo significa che anche chi per anni haI percepito una pensione di reversibilità con un cumulo di altri redditi potrà beneficiare del ricalcolo, senza dover fare alcuna azione in merito.

La sentenza della Corte

La sentenza della Corte ha stabilito che in caso di cumulo fra pensione di reversibilità e altri redditi, il trattamento previdenziale non può essere decurtato in misura superiore ai redditi aggiuntivi. Questo significa che il cumulo non può portare ad una riduzione del reddito originario del superstite, garantendo una maggiore sicurezza economica per chi si trova in questa situazione.

Con la circolare 108/2023, l’INPS ha chiarito che le pensioni ai superstiti in cumulo devono essere ridefinite secondo i criteri della Corte Costituzionale. Questo processo avviene in automatico, senza necessità di richiesta da parte del pensionato. Inoltre, ai pensionati interessati alla ricostituzione del trattamento pensionistico vengono riconosciuti anche ratei arretrati, interessi legali e rivalutazione monetaria nei limiti di legge.

Tempistiche

Sulle tempistiche del riesame delle posizioni pensionistiche, l’INPS non ha fornito termini precisi, ma ha annunciato che i lavori sono in corso e che è possibile contattare il Contact Center per informazioni dettagliate sull’avvio della pratica.

In conclusione, la sentenza della Corte Costituzionale ha portato importanti benefici per i beneficiari delle pensioni di reversibilità in cumulo con altri redditi. L’INPS procede d’ufficio al ricalcolo dei trattamenti interessati, garantendo ai pensionati una maggiore sicurezza economica e il riconoscimento dei ratei arretrati. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il Contact Center dell’Istituto Nazionale di Previdenza

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