Perché gli Usa possono crollare, anche senza default: tutti i guai della potenza

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
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(Money.it) Gli Stati Uniti non andranno in default e il mondo tira un sospiro di sollievo, anche se i guai economici e finanziari della prima potenza mondiale restano allarmanti e potrebbero scoppiare nei prossimi anni.

Democratici e repubblicani hanno concluso un accordo per aumentare il tetto del debito del governo, che gli consentirà di continuare a prendere in prestito denaro, evitando una “Armageddon” per almeno i prossimi 18 mesi.

L’ottimismo, però, è fragile o quantomeno prudente poiché la questione dell’innalzamento del limite di indebitamento nella più grande potenza del mondo ha messo in chiaro diverse vulnerabilità. Debito elevato, spesa pubblica in apparente diminuzione (in alcune voci fondamentali per ridurre povertà e disagi crescenti), rischio recessione all’orizzonte minacciano ancora la solidità Usa.

Il tutto, in uno scenario internazionale assai complicato dalla guerra in Ucraina e dalla pericolosa rivalità commerciale e tecnologica tra Stati Uniti e Cina.

Facendo la somma di tutti i fattori, quindi, ne emerge un quadro nel quale gli Usa sono salvi dal default, ma non da guai economici importanti. La bomba Stati Uniti può scoppiare, secondo diversi analisti.

Usa verso un debito record: il prossimo shock è qui?

Gli Usa possono continuare a fare debito: una buona notizia che nasconde dettagli allarmanti. Basta porsi un interrogativo: a quanto ammonta l’indebitamento della potenza mondiale? La questione non è di poco conto, come mostra un grafico elaborato da Ispi su dati del FMI:

Debito Usa/Pil Come è cresciuto il debito sul Pil negli anni

Il Fondo Monetario Internazionale ha già avvisato che il livello di debito ha ormai superato il Prodotto interno lordo, con un’esplosione dalla pandemia in poi. E la crescita è destinata a continuare. Il Congressional Budget Office ha stimato che entro il 2032 potrebbe arrivare a 40.000 miliardi di dollari (110% del Pil), con previsioni più pessimistiche che intravedono addirittura la soglia dei 50.000 miliardi di dollari entro lo stesso anno.

Sempre il Congressional Budget Office ha calcolato che con l’accordo sul debito gli Usa ridurranno la spesa di circa 1.300 di dollari nel prossimo decennio. Il numero, enorme alla lettura, si inserisce però in un contesto di spesa federale di decine di trilioni di dollari, ha fatto notare un’analisi dell’Economist.

L’Ufficio budget prevede circa 80.000 miliardi di dollari di esborsi nel prossimo decennio. Donald Schneider, un esperto di budget, pensa che la “contabilità creativa” (riferita ad accordi specifici di attuazione della legge sui tagli previs


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