(Money.it) La trattativa con l’Ue per il Pnrr potrebbe riservare qualche sorpresa. Il negoziato sulla terza rata, da 19 miliardi di euro, è ancora aperto e potrebbe concludersi con qualche rinuncia o rinvio da parte dell’Italia. Dopo lo stralcio dei progetti per gli stadi di Firenze e Venezia, la discussione si concentrerà sui 27 obiettivi da raggiungere entro il 30 giugno.
Di questi almeno quattro sono a rischio. Due, secondo quanto riporta la Repubblica, potrebbero slittare o essere ridimensionati: quelli sugli asili nido e sulle stazioni di rifornimento a idrogeno. E anche altri due rischiano un destino simile: il fondo impresa donne e le borse di studio per i corsi specifici di medicina generale.
Peraltro ci sono altri punti su cui prosegue la discussione, con l’Ue che si dice incerta: tra i nodi da affrontare ci sono la riforma delle concessioni portuali e gli interventi sulla rete del teleriscaldamento. Mercoledì ci sarà l’informativa del ministro con delega al Pnrr, Raffaele Fitto: sarà l’occasione per conoscere qualcosa in più sugli obiettivi per ottenere la terza rata. Poi, tra un paio di settimane, Fitto tornerà in Parlamento per la relazione semestrale sul Piano.
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