(Money.it) Il G7 ha dato il proprio via libera alla consegna dei caccia F-16 a Kiev, ma questi potrebbero non essere consegnati tanto facilmente, alcuni sono troppo “vecchi” e l’Ucraina non dispone di personale militare adeguato per poter impiegare con efficienza questi caccia militari.
Sembra di tornare indietro a quando l’Ucraina aveva chiesto all’Europa i Leopard 2, ricevendo come risposta giustificazioni ed esitazioni. È giusto ricordare, però, che alla fine i Leopard sono stati consegnati e lo stesso potrebbe accadere con gli F-16.
Con il protrarsi della guerra tra Russia e Ucraina, Kiev è sempre più precisa ed esigente nel richiedere supporto militare ai paesi Occidentali, ma spesso ragioni politiche, pragmatiche o burocratiche bloccano il trasferimento, come sta accadendo ai carri armati italiani bloccati in Svizzera.
La richiesta di Kiev di ricevere 200 aerei militari deve, infatti, fare i conti con la realtà. Se è vero che il Belgio, Danimarca, Grecia, Olanda e Portogallo hanno a disposizione i caccia F-16, è altrettanto vero che non possono consegnare all’Ucraina tutti gli F-16 presenti in Europa. Ecco perché l’Europa potrebbe non consegnare gli F-16 a Kiev e quali sono i rischi.
Via libera ai caccia F-16, ma l’Europa potrebbe non consegnarli immediatamente: ecco perché
Le ragioni per le quali i paesi europei sono esitanti nel consegnare a Kiev i caccia F-16 sono numerose. Innanzitutto, ci sono mezzi “anziani e che devono essere rimpiazzarti da mezzi più moderni, ma non solo. Dietro l’esitazione di Paesi quali Belgio, Danimarca, Greci, Olanda e Portogallo ci sono ragioni di sicurezza nazionale: non tutti gli F-16 possono essere consegnati, perché sono necessari alla sicurezza dei singoli paesi.
Un altro aspetto da prendere in considerazione è la preparazione dei piloti. L’Ucraina ne avrebbe selezionato, per adesso, solo 50, e avrebbe inviato una coppia in
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