Quando il chinotto fa bene alla salute

Di Valentina Ambrosetti

Il chinotto è un frutto prodotto dalla pianta Citrus myrtifolia, appartiene alla famiglia degli agrumi ed ha un sapore particolarmente amaro. Il nome “chinotto” è associato a una soda scura derivata dall’estratto di agrumi, ma questo frutto può essere utilizzato anche per altri scopi. È infatti famoso nell’arte culinaria, dove viene utilizzato per fare sciroppi e liquori, ed è ricco di proprietà terapeutiche richieste dall’organismo umano. In particolare, il chinotto ha enormi proprietà antiossidanti e antinfiammatorie

Il frutto può essere acquistato presso aziende agricole o negozi online specializzati. Optate sempre per agrumi provenienti da agricoltura biologica certificata. Il prezzo è di circa 8 euro al chilo. Non ci sono dati precisi sull’origine territoriale della pianta. Alcune fonti ritengono che il nome Chinotto derivi dalla Cina, luogo dove furono prelevati e importati gli agrumi da un marinaio di Savona intorno al 1500. Alcuni ricercatori invece sostengono che l’arbusto cresca sulla macchia mediterranea, dove cresceva. A causa di una mutazione del bocciolo di arancia amara. La raccolta avviene in tre diversi periodi dell’anno, diversi a seconda del luogo di esportazione del frutto. La prima raccolta avviene in autunno, da settembre a ottobre, quando i frutti non sono ancora maturi. La seconda raccolta avviene a novembre con agrumi sessualmente maturi, e l’ultima a dicembre, quando è completamente matura. Il chinotto non è un frutto che si può mangiare subito perché ha un sapore molto amaro ma occorre fare un particolarissimo procedimento.

Con le scorze di agrumi e i fiori si possono preparare infusi rilassanti e adatti a contrastare la perdita di energia. Gli agrumi contengono vitamina C e beta-carotene, ma il principale ingrediente attivo è la naringina, un glicoside flavanonico che conferisce agli agrumi il tipico sapore amaro.  Dal punto di vista terapeutico, la naringina ha interessanti effetti antinfiammatori e antiossidanti. La ricerca mostra che il glicoside può essere utile nel trattamento dell’obesità, dell’ipertensione e della sindrome metabolica.

Il chinotto e gli agrumi in genere hanno un’alta concentrazione di flavonoidi, che hanno un’interessante attività antiradicalica. Grazie a questo processo, lo stress ossidativo viene convertito in sostanze non radicaliche e perde la sua reattività e tossicità. Inoltre, i flavonoidi presenti nei frutti sono in grado di prevenire la perossidazione lipidica: il processo mediante il quale antiossidanti e radicali liberi agiscono sui lipidi e sugli acidi grassi polinsaturi. L’infiammazione è un processo complesso che colpisce l’obesità, il diabete e la sindrome metabolica. Ad esempio, nell’obesità, i processi infiammatori consistono nell’infiltrazione di cellule infiammatorie nel tessuto adiposo. La naringina, presente nel chinotto, ha un potente effetto antinfiammatorio, in grado di ridurre alte concentrazioni di TNF-α: una citochina che favorisce la risposta infiammatoria nella fase acuta. Inoltre, il glucoside migliora lo stato del fegato, alterato dalla secrezione proinfiammatoria del tessuto adiposo. Il microbiota intestinale è un ecosistema complesso che differisce da persona a persona. La relazione tra il microbiota e i polifenoli presenti nei frutti di Citrus myrtifolia è considerata bidirezionale.

Poiché i batteri intestinali sono in grado di metabolizzare gruppi fenolici e polifenolici, invece, promuovono cambiamenti benefici nel microbiota stimolando la produzione di acidi grassi a catena corta nel colon. La qualità del sonno è associata all’attività neuroplastica nel cervello e i deficit cognitivi derivanti dalla privazione del sonno sono associati a un aumento dello stress ossidativo. L’obesità è causata dal consumo di più energia rispetto al suo dispendio, che porta al deposito di grasso e peso. vincere. Un indice di massa corporea maggiore di 25 predispone l’organismo al rischio di sviluppare malattie, anche gravi, come diabete, arteriosclerosi e sindrome metabolica.

 

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