Recovery Plan: sprechi e burocrazia, ecco cosa spaventa gli italiani

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
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AGI – La sfida a impiegare presto e bene le risorse straordinarie stanziate dal Recovery Plan, con meccanismi efficaci e fluidi, è in cima ai pensieri degli italiani che temono sprechi, corruzione e burocrazia. Il dato emerge dallo “La certificazione accreditata al servizio del Recovery plan”, realizzato dal Censis in collaborazione con Accredia, l’Ente unico nazionale di accreditamento. In particolare, il 75,5% degli intervistati sospetta che dalla pressione a spendere in fretta possa derivare una riduzione dei controlli, spianando la strada all’illegalità.

Il 56,4% sostiene che le risorse vanno spese velocemente, ma con meccanismi affidabili di verifica del rispetto di norme e regole. Per il 30,4% servono controlli ferrei da parte dello Stato, anche a costo di rallentamenti. Mentre per il 6,5% bisogna azzerare del tutto i controlli per spendere le risorse con la massima celerità.

Burocrati e lobby, i nemici del Recovery Plan

Il 75,8% degli italiani teme l’eccesso di potere delle burocrazie, il 66,6% che troppe leggi e regolamenti cui attenersi possano rallentare l’impiego delle risorse, il 65,7% che non ci siano garanzie sul fatto che quelli approvati siano i progetti migliori, il 65% che gli investimenti vengano dirottati su questioni non prioritarie, con una scarsa ricaduta sulle economie locali e sulla qualità della vita dei cittadini. Il timore avvertito maggiormente, condiviso dall’80,4% degli italiani, è che vincano le pressioni delle lobby, gli interessi particolari, con un orientamento delle risorse verso il vantaggio di pochi, non a favore dell’intero Paese

Più Pil da controlli veloci e a

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