Regolamento UE imballaggi: cosa prevede la proposta e perché non piace a tutti

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Economia

(BorsaeFinanza.it) Fa discutere la proposta di regolamento UE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio che va a modificare il regolamento 2019/1020 e la direttiva 2019/904 e ad abrogare la direttiva 94/62/CE. L’idea di Commissione, Consiglio e Parlamento è eliminare progressivamente le confezioni monouso per frutta e verdura per ridurre l’uso della plastica ed accelerare il cammino verso la sostenibilità. Ma la proposta di salutare per sempre l’insalata in busta, le fragole e i pomodori in vaschetta, le arance e i limoni in rete e persino le bottiglie magnum di vino non piace a tutti.

Cosa prevede il regolamento sugli UE imballaggi

La Commissione europea propone una piccola rivoluzione per le aziende agroalimentari e la filiera dei polimeri compostabili: sopprimere l’utilizzo delle confezioni monouso per frutta e verdura di peso inferiore a 1,5 chilogrammi. Bruxelles giudica superfluo questo packaging e lo paragona alle piccole confezioni di shampoo usate negli hotel. Il passaggio specifico è al punto 2 dell’allegato V del regolamento 2022/0396 che fa riferimento ai prodotti ortofrutticoli freschi. La restrizione all’uso è per:

imballaggi monouso per meno di 1,5 kg di frutta e verdura fresche, a meno che non sia dimostrata la necessità di evitare perdite di acqua o turgore, rischi microbiologici o urti.

L’esempio è quello di reti, sacchetti, vassoi e contenitori in plastica e compositi. La direttiva avrebbe effetti pure sul comparto del vino: la proposta prevede la standardizzazione delle bottiglie e la riduzione del loro peso, con l’addio al formato magnum e alle bottiglie per i vini da invecchiamento come il Barolo, il Mo


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