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Riforma pensioni, nuovo Reddito di cittadinanza, settimana corta e stipendi: Durigon svela i piani del governo Meloni
(Money.it) Claudio Durigon, sottosegretario al ministero del Lavoro, ha parlato a Money.it di alcuni temi del programma del governo Meloni. Dalla riforma delle pensioni che potrebbe portare al superamento della legge Fornero, al nuovo Reddito di cittadinanza che potrebbe chiamarsi Misura d’inclusione attiva.
E ancora, smart working e salario minimo, come pure il dibattito sulla possibile riduzione dell’orario di lavoro che potrebbe portare all’introduzione della settimana lavorativa corta (da quattro giorni) anche in Italia.
Ecco quindi cosa dobbiamo aspettarci su alcune delle principali questioni che il ministero del Lavoro si troverà ad affrontare nei prossimi mesi.
Uno dei temi della contesa riguarda Opzione donna, prorogata sì ma con limitazioni. Nei giorni scorsi l’ex ministro Orlando si è schierato in favore delle lavoratrici, sottolineando che per salvare Opzione donna sarebbero stati sufficienti 50 milioni di euro. Concordate con questa stima? E quante possibilità ci sono di un ritorno dei vecchi requisiti?
Stiamo lavorando per intervenire su questa misura. Insieme al ministro Calderone abbiamo già messo sul tavolo diverse proposte, ma le stime sono al vaglio del ministero dell’Economia che farà le dovute valutazioni sulla sostenibilità economica. Contiamo di arrivare ad una soluzione in tempi rapidi.
Nel discorso d’insediamento Giorgia Meloni ha posto l’attenzione sul tema delle pensioni future, mentre Tridico, presidente dell’Inps, ha lanciato l’allarme per quanto succederà nei prossimi anni, quando il numero di lavoratori sarà pari a quello dei pensionati. Voi pensate di dover intervenire già oggi su questi temi, salvaguardando le generazioni future, oppure ritenete ci sia sufficiente tempo per far sì che se ne possa discutere nelle prossime legislature?
Bisogna intervenire subito. E Quota 41 va proprio in questa direzione: più flessibilità in uscita, non solo per andare incontro alle esigenze dei nostri lavoratori che hanno diritto a un giusto riposo dopo anni di lavoro, ma anche per favorire l’ingresso nel mercato del la
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