(BorsaeFinanza.it) Quando parla Rocco Commisso, c’è sempre da drizzare le antenne. Che sia sugli insulti razzisti che piovono allo stadio Franchi da parte di alcuni esponenti della tifoseria o sul “calcio italiano malato” che manda in campo “squadre che non sono in regola”, il Presidente della Fiorentina ribadisce che la sua aspirazione è trasformare il suo club in una società di valori e di principi. L’unica promessa che Rocco (come ama farsi chiamare) ha fatto ai tifosi è che sotto la sua gestione la Viola non fallirà mai. Il motivo? Commisso è uno degli imprenditori col fatturato più alto degli Stati Uniti.
Chi è Rocco Commisso: la biografia
Classe 1949, originario di Marina di Gioiosa Ionica in provincia di Reggio Calabria, Rocco Benito Commisso emigra a 12 anni insieme alla madre e alle due sorelle per raggiungere il padre negli Stati Uniti, a New York, dove Rocco studia alla Mount Saint Michael Academy nel Bronx e alla Columbia University.
Dopo la laurea, un Master in ingegneria industriale alla School of Engineering and Applied Science e un MBA alla Columbia Business School dove ottiene una borsa di studio grazie al suo talento calcistico, Commisso dimostra tanta voglia di emergere nel mondo degli affari, a partire dal settore delle banche.
La carriera da banker
Poco più che ventenne, Commisso lavora alla Pfizer Inc. e alla Chase Manhattan Bank, l’attuale JPMorgan Chase. Passa poi alla Royal Bank of Canada, dove dirige l’attività creditizia ai settori media e comunicazioni negli Stati Uniti e dal 1986 al 1995 diventa Vicepresidente esecutivo, responsabile finanziario e Direttore di Cablevision Industries Corporation.
Durante questo periodo, Cablevision passa dal 25° all’8° posto nella lista delle maggiori compagnie di TV via cavo, con circa 1,3 milioni di clienti (principalmente tra New York, New Jersey, Connecticut e Pennsylvania) al momento della fusione con Time Warner. Quella in Cablevision è un’esperienza significativa e cruciale per le sue fortune.
Da dove viene il suo patrimonio
La vera svolta comincia nel 1995, quando Commisso fonda da zero Mediacom Communications Corporation, quella che diventa una delle più importanti cable company d’America. Con sede a Chetster, Mediacom conta quasi 5.0000 impiegati, 2 milioni di clienti e un fatturato che supera i 2 miliardi di dollari.
Presidente e CEO della società, Commisso fa parte dei board di NCTA (National Cable & Telecommunications Association), C-SPAN (Cable-Satellite Public Affairs Network), CableLabs e Cable TV Pioneers. Il suo patrimonio personale, stando alla classifica mondiale dei miliardari di Forbes 2023, è stimato in 7,8 miliardi di dollari, in crescita rispetto ai 6,1 del 2022.
La passione per il pallone
Da giovane, quando è ancora studente, Commisso gioca a calcio: fa parte dei Columbia Lions e contribuisce a far entrare il soccer nel programma della Columbia. Dal 1978 al 1986, è anche Presidente dell’associazione Friends of Columbia Soccer e allenatore dei settori giovanili. L’ateneo ha attualmente un premio al miglior calciatore dell’anno che porta il suo nome e il campo all’interno del Baker Athletics Complex si chiama Rocco B. Commisso Soccer Stadium.
È grazie a questa passione per il pallone che l’imprenditore, come i colleghi Aurelio De Laurentiis e Claudio Lotito, ha lanciato una sfida politica: vincere con la forza delle idee e i conti in ordine. Il patron viola sta conducendo la sua battaglia contro gli agenti che esigono commissioni multimilionarie, la burocrazia del sistema-Italia e le società come Juventus, Inter e Milan che “usano i soldi degli altri”. Come ripete spesso, “c
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