Salute: novità per interventi alla retina

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
interventi retina

La terapia genica, le cellule staminali e l’innovazione tecnologica sono armi a disposizione degli oftalmologi contro le malattie degli occhi. È quanto rivelato all’ultimo Congresso della Società Italiana della Retina. Con i nuovi schermi tridimensionali che utilizzano la digitalizzazione dell’immagine dell’occhio, la chirurgia retinica è finalmente diventata alta tecnologia.

Grazie alle immagini 3D, ora è più facile eseguire una vitrectomia perfetta, ora è stato ridotto a fare ciò che prima era molto difficile con un margine di errore. Questo sistema tridimensionale ci permetterà di fare a meno del microscopio in sala operatoria, sostituendolo con delle telecamere. Quindi tutto può essere registrato, visualizzato, analizzato. Non solo, questo metodo ci permette di fornire una terapia iniettiva mirata e individualizzazione, perché la tecnologia è molto più precisa rispetto a qualche anno fa. Lo ha fatto Cesare Mariotti, presidente della Società Italiana Retina, nel suo intervento al Congresso Nazionale Sir, svoltosi a Venezia dal 1 al 2 luglio. Due giorni di sfida: fare il punto su screening, fattori di rischio, differenziale diagnosi, tecniche chirurgiche e nuovi farmaci per il trattamento delle malattie della retina, in particolare la retinopatia diabetica e la degenerazione maculare senile.

“Per quanto riguarda la chirurgia della degenerazione maculare legata all’età – sostiene Mariotti, anche direttore della Clinica oculistica dell’Università Politecnica delle Marche, Aou Ospedali Riuniti di Ancona – ad oggi abbiamo a disposizione molteplici terapie già collaudate e sicuramente si sta delineando una promettente terapia genica endovitriale, che utilizza un virus adeno-associato (Aav) come veicolo per trasferire geni a cellule specifiche. Si tratta di un trattamento che rappresenta un grosso miglioramento della qualità di vita per chi soffre di questa malattia, ovvero il 50% della popolazione over 65. Così come è fondamentale la chirurgia delle grosse emorragie. La degenerazione maculare produce una grossa emorragia sottoretinica. Grazie alle nuove metodiche possiamo sciogliere l’emorragia con una particolare sostanza e continuare la nostra terapia con le iniezioni, oppure tagliare la retina per eliminare il grosso coagulo di sangue. Molto importante il trapianto di cellule staminali così come lo è il trapianto autologo di coroide. Quest’ultimo è un intervento complesso che consiste nel trapianto di un lembo di coroide prelevato dalla periferia dello stesso occhio e posizionato al centro della retina, in modo da ripristinare l’apporto metabolico alla macula”.

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